Gent.mo Consigliere Meoni,
le anticipo la risposta che invierò in forma scritta alla sua interrogazione presentata in data 29.11.2012. Si precisa quanto segue:
1) per quanto riguarda le case popolari, i Servizi Sociali fanno controlli sia in fase di formulazione della graduatoria che in fase di assegnazione degli alloggi. Per la graduatoria i controlli che vengono effettuati riguardano gli assegni al nucleo familiare, la residenza anagrafica, la corrispondenza del nucleo familiare con la dichiarazione I.S.E.E e i controlli catastali per la verifica di proprietà immobiliari.
Al momento dell’assegnazione, poi, vengono ricontrollati nuovamente i requisiti anagrafici, il non possesso di proprietà immobiliari con il catasto e il controllo sui redditi in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate. E’ giusto anche ricordare che, ogni due anni, Arezzo Casa, ente gestore delle Case Popolari, effettua un controllo dei redditi insieme con l’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, se vengono segnalati da cittadini appartamenti vuoti o impropriamente occupati, vengono effettuati controlli con la Polizia Municipale e controlli incrociati con Enel e Nuove Acque per verificarne i consumi. Grazie a questi ultimi controlli sono stati recuperati NR. 2 alloggi popolari.
2) per quanto riguarda sussidi economici e aiuti per servizi scolastici, vengono fatti costantemente controlli in collaborazione con le Forze dell’Ordine. Grazie all’intensificarsi dei controlli della Guardia di Finanza non più a campione ma “a tappeto” quest’anno sono state riscontrate NR. 20 irregolarità sulle dichiarazioni ISEE dei redditi 2009 e 2010.
Ricordo, per completezza, che la graduatoria delle Case Popolari non è di competenza del Comune ma viene redatta in base alla LR 96/96 (art.5 comma 1) per cui si accede se si è in possesso della cittadinanza italiana o di uno Stato aderente all’Unione Europea. Possono accedere al bando, in condizioni di parità con i cittadini italiani, gli stranieri non aderenti all’Unione Europea, purché siano titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno, di validità almeno biennale, ed esercitino una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo. Si può essere d’accordo o meno ma noi dobbiamo rispettare i dettami di legge. Da parte mia, io sono d’accordo perchè credo che anche gli stranieri, come le famiglie Italiane da lei citate, hanno contribuito e stanno contribuendo alla crescita sociale ed economica del nostro territorio.
Ricordo, infine, che se viene a conoscenza di “voci circolanti, per cui alcuni stranieri e/o extracomunitari, non avrebbero i giusti requisiti per l’ottenimento dell’alloggio, in base al tenore di vita e rispetto al reddito dichiarato ISEE” in qualità di Consigliere Comunale ma anche di semplice cittadino ha il dovere di segnalarlo all’ufficio dei Servizi Sociali a alle autorità preposte in modo da combattere insieme l’abusivismo e l’utilizzo improprio dei contributi ed assegnare aiuti alle persone e alle famiglie effettivamente in difficoltà.
Dott.ssa Francesca Basanieri
Assessore alle Politiche Sociali e Sanità
[.noresp.]