Cari Castiglionesi, arriva un momento in cui è giusto fare chiarezza. Sia riguardo alla mia posizione pre-candidature, che alla mia opinione, personale, del panorama elettorale che ci troviamo di fronte. In questi 2 anni di impegno istituzionale, grazie all’aiuto di molti cittadini castiglionesi (e non solo), ho avuto la tenacia e la forza di percorrere un cammino di legalità e trasparenza, ed il coraggio di affrontare con fermezza (pur di fronte ad innumerevoli difficoltà) la questione della bonifica dell’area Sadam e quella della riconversione dell’ex zuccherificio in mega-centrale a biomasse, rilevando, con soddisfazione, le posizioni, convergenti, assunte in maniera netta, dal Comune di Castiglion F.no (con l’Amministrazione Fabianelli/Gallorini) e dalla Provincia di Arezzo, per il rigetto del progetto, e che costituiscono un evidente cambiamento di rotta, in positivo, rispetto alle Amministrazioni guidate da Paolo Brandi.
Stante l’impagabile lavoro svolto dall’Assessore Rossano Gallorini al riguardo, c’è stato un tempo in cui ho perlomeno valutato l’idea di appoggiare una sua candidatura, anche per completare un’opera appena iniziata: dopo il deciso NO alla centrale, dovevano seguire tanti SI a sviluppi alternativi del territorio. Ma una mia decisione al riguardo non è mai arrivata, per tutto il tempo in cui ho saputo del tentativo di “riunificare” un PD dilaniato dall’interno e dentro al quale continuavano ad aggirarsi i soliti noti, cioè tutti coloro che hanno malamente amministrato questo Comune portandolo all’inevitabile dissesto, e con l’obiettivo di ritornare ai lustri di un tempo. Non solo le sorti del PD non erano affar mio, ma soprattutto ho sempre sostenuto l’idea che la politica vera la fanno i cittadini e non le tessere di partito. Ho quindi semplicemente aspettato per vedere quali nomi sarebbero usciti dal cilindro. Guardo ora quei nomi, dall’esterno, così come sempre dall’esterno ho seguito l’intera vicenda. Mi stupisco di come abbiano fatto, e con quale alchimia, a confluire in una lista che vede Luigi Bittoni quale candidato Sindaco. E devo dire che quei nomi, per la gran parte, non mi piacciono o non mi convincono affatto. In verità mi sento molto preoccupata per le sorti future di questo Comune se quella lista dovesse aggiudicarsi Palazzo San Michele. Una lista che si auto-dichiara (v. articoli di stampa), costruita all’ultimo minuto, sulla figura di un candidato a Sindaco, Luigi Bittoni, che fino a poche ore prima della chiusura delle liste neppure pensava di fare il candidato.
Non mi piace nulla di questa vicenda, di questa storia e della lista presentata dal centro-sinistra, a partire dagli interpreti/candidati: nuovi o semi-usati sulla carta, ma in buona parte con un trascorso di vicinanze politiche o personali ormai note a tutti. Così come non mi piacciono, in special modo, i registi occulti della vicenda stessa, da ricercare fra i passati amministratori, e che rimangono più o meno in ombra ma che prospettano un potere di ingerenza (e non solo)dall’esterno sui candidati stessi, i quali difficilmente si potranno divincolare dall’abbraccio esiziale, se non letale, di tanti sepolcri imbiancati che ancora vorrebbero imperversare a Castiglion F.no dopo averlo ridotto ad un cumulo di macerie.
Il risultato, poi, è evidente. Un candidato sindaco che, ad esempio – mi si corregga se sbaglio – non dice nulla, nel suo programma elettorale, circa la riconversione Sadam e la centrale a biomasse. Non manifesta la sua contrarietà all’impianto e durante le interviste pubbliche dichiara che sarebbe pronto, qualora eletto, ad accogliere le imprese che vogliano insediarsi nel nostro territorio. Frase che non dice nulla di per sé, ma che è invero molto pericolosa; che fa addensare minacciose nubi sul futuro della riconversione e che agli addetti ai lavori dice più di quanto sembri !!
Ed ecco che mille domande salgono alla mente: ma allora chi ha fatto davvero il programma elettorale? Su quali basi e presupposti noti e meno noti, se non quelli del programma elettorale, si sono scelti i candidati? Cosa ha spinto i candidati stessi ad accettare una candidatura? Da chi sono guidati (o diretti) i candidati e da chi sono pilotate le azioni per il futuro? Credo che, ahimè, ognuno di noi abbia le risposte…e non sono né belle né rassicuranti per il futuro di Castiglioni e dei suoi cittadini!
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