Le bollette che puntualmente arrivano a casa nostra di Nuove Acque , contengono all’interno della fattura, il 13,82% di remunerazione ai soggetti privati per il capitale investito. Quindi fatture dell’acqua più pesanti per garantire gli interessi sul capitale investito, indipendentemente dal fatto che l’Azienda sia in attivo o in passivo. L’ultimo referendum sulla ri-pubblicizzazione dell’acqua , ha sancito con voto popolare a larghissima maggioranza, che l’acqua essendo un bene comune non può che rimanere nelle mani pubbliche.
La realtà della gestione degli acquedotti da parte di Nuove Acque con il contributo della società privata Intesa Aretina che detiene il 46% circa del capitale, ha fatto si che nel panorama nazionale il costo dell’acqua per metro cubo sia tra i più elevati in assoluto.
Dopo il referendum popolare, nulla si è mosso, ma la regione Puglia attraverso il suo Presidente Niki Vendola, unica delle 20 regioni italiane, aveva presentato ricorso di legittimità costituzionale, alla Corte Costituzionale sull’art. 4 del Decreto di Ferragosto 2011. La Corte Costituzionale accogliendo il ricorso della Regione Puglia, ha di fatto sostanzialmente ripristinato il risultato del referendum sui servizi pubblici locali del giugno 2011, riconoscendo alle regioni la competenza di affidare ad enti pubblici o ad enti in house la gestione dei servizi pubblici.
Con questa sentenza, sono stati cancellati gli interventi legislativi, in perfetta continuità e sintonia, prima del governo Berlusconi e poi con il governo Monti. SEL di Cortona riconosce che con questa sentenza ha vinto la democrazia ed è fallito il tentativo di privatizzare i servizi pubblici fondamentali, i cosiddetti ” beni comuni “. Adesso la parola passerà alle regioni che dovranno tenere conto della sentenza della Corte Costituzionale.
L’acqua è e diventerà sempre di più un bene prezioso, quindi dovremo imparare a gestire gli impianti e la distribuzione dell’acqua con oculatezza, evitando gli sprechi e intervenendo sulle condutture che ancora oggi perdono oltre il 30% dell’acqua distribuita ai cittadini. Come ha giustamente ribadito nei giorni scorsi Remo Rossi ( già Presidente della zona sanitaria 24 Valdichiana) occorre reperire nuove fonti d’approvvigionamento ma puntare soprattutto sulla eliminazione degli sprechi e al recupero delle acque piovane.
La Segreteria di SEL – Cortona