Ho atteso qualche giorno prima di intervenire sulla vicenda relativa all’approvazione del Bilancio Preventivo e all’inatteso voto di astensione di SEL per due buone ragioni. Innanzitutto per far svelenire il clima, nella speranza che si recuperasse calma e ragionevolezza, poi perché si dispiegasse in maniera libera ed autonoma la dialettica tra i vari partiti della maggioranza, come in effetti è avvenuto. Devo però fare due premesse, una di carattere personale ed una di natura amministrativa. La prima riguarda le critiche di Monacchini verso le affermazioni da me fatte in relazione ad alcune recenti vicende giudiziarie.
Ebbene, voglio che sia chiaro che quando parlo a titolo personale ne devo rispondere solo a me stesso e alla mia coscienza e che Monacchini non ha alcun titolo per arrogarsi il diritto di giudicarmi. In quelle dichiarazioni, che qualche giornale ha parzialmente equivocato, esprimevo piena fiducia nel lavoro della magistratura e doverosa presunzione di innocenza per tutte le persone coinvolte, augurandomi che esse potessero presto dimostrare la totale estraneità ai fatti che vengono loro contestati, infine rimarcavo che, su un piano meramente temporale, la vicenda non riguardava il periodo della mia sindacatura. Se Monacchini avesse avuto la buona creanza di chiedermi conto in privato delle mie parole, come si fa tra persone che si conoscono da anni e tra cui dovrebbero correre rapporti di fiducia, avrebbe evitato di dire cose inutili e sbagliate. La seconda premessa riguarda il fatto che qualsiasi analisi sull’attività dell’attuale Giunta Comunale non può prescindere dalla consapevolezza piena del momento storico in cui siamo chiamati ad operare. E’ innegabile infatti che i pesanti e indiscriminati tagli ai Bilanci degli Enti Locali, che si stanno protraendo ogni anno a partire dal 2008, nonché gli effetti devastanti del famigerato Patto di Stabilità, stanno riducendo di molto la capacità finanziaria di Comuni, Province e Regioni. Non a caso tutte le associazioni rappresentative delle istituzioni locali (ANCI, Lega delle Autonomie, UPI, Conferenza delle Regioni) stanno da tempo contestando questo modo di procedere da parte del Governo e la protesta si sta rivelando assolutamente unanime, coinvolgendo amministrazioni di ogni colore politico. Nonostante queste oggettive difficoltà, Cortona presenta un Bilancio sano e virtuoso, come è stato recentemente attestato dagli ispettori del Ministero delle Finanze e autorevolmente riconosciuto dal Ministero della Funzione Pubblica che cita espressamente il nostro Comune nella relazione annuale a Camera e Senato come esempio di buona gestione.
Detto questo, vorrei passare a rispondere in maniera analitica alle critiche che vengono mosse all’attuale maggioranza di cui, peraltro, SEL fa parte o comunque ha fatto parte fino a questo momento. E’ bene ricordare infatti che Monacchini, al pari di tutto il suo partito, ha condiviso e soprattutto ha firmato un programma elettorale unitario per l’intera coalizione. E’ a questo ed esclusivamente a questo che deve riferirsi l’attività amministrativa della maggioranza e non certo alle sue intimazioni e ai suoi ultimatum che, ovviamente, non ha alcun diritto di imporre a nessuno. Forse sarebbe stato meglio che i suoi dubbi li avesse portati direttamente alla riunione dei Gruppi di Maggioranza che invece ha preferito disertare, oppure che li avesse espressi durante le Commissioni Consiliari nelle quali invece, verbali alla mano, non risulta abbia mai manifestato alcun dissenso.
· Gestione dei rifiuti e raccolta differenziata: innanzitutto noto che i dati riportati nel comunicato di SEL sono sbagliati. Infatti la percentuale di differenziata non è crollata al 17% , ma al contrario è salita al 20%. Sono consapevole che il risultato resta insufficiente e non ho alcuna difficoltà ad ammettere che si debba investire di più in questo settore, ma non si può far finta di non conoscere le difficoltà nelle quali si dibatte la Toscana che da almeno due anni è in trepida attesa di una riforma, lungamente annunciata e mai realizzata, che avrebbe già dovuto portare alla creazione di un gestore unico regionale. Attualmente invece siamo costretti a prorogare di anno in anno l’appalto con Sogepu che, per parte sua, non potendo contare su un lasso di tempo sufficiente a rientrare dagli investimenti che sarebbero necessari, si limita all’ordinaria amministrazione dell’esistente. Invece di criticare soltanto (legittimamente s’intende), sarebbe forse il caso che SEL si unisse ai nostri sforzi per sollecitare i rispettivi rappresentanti in Consiglio Regionale a darsi una mossa.
· Capacità del Comune di Cortona di ottenere finanziamenti da altre istituzioni: qui davvero la critica appare ingenerosa, infatti se è vero che non siamo riusciti ad attingere ai fondi del PIUSS, è altrettanto vero che, grazie alla capacità di progettazione di questa Amministrazione, abbiamo ottenuto 600.000 € dal GAL per finanziare vari interventi strutturali sul territorio e 1 milione di € per il Parco Archeologico. E non è finita qui. Come è noto il 5 luglio si inaugurerà la cosiddetta “Variante Breve” di Camucia comprendente il nuovo Ponte sul fiume Esse finanziato da Regione Toscana, Provincia di Arezzo e Comune di Cortona per complessivi 4 milioni di €. A ottobre partiranno i lavori della “Variante Lunga” dalla Coop fino al Vallone per altri 5 milioni di €. Infine è notizia di questi giorni che la Regione ha finanziato con ulteriori 8 milioni di € l’ultimo tratto della Variante alla SS71 nel tratto da Montecchio Vesponi a Camucia. Scusate se è poco!
· Affidamento in concessione dell’asilo nido di Camucia: Anche qui una lapidaria premessa. Data la riduzione del personale e il blocco delle assunzioni che si estende da quest’anno anche alle sostituzioni per maternità e malattia, senza questo provvedimento avremmo dovuto chiudere uno dei nostri asili. Invece, grazie al bando in concessione, non solo li terremo aperti, ma addirittura amplieremo l’offerta con l’incremento di 14 unità a Camucia e 5 a Cortona. Raggiungeremo così una percentuale di copertura dei servizi educativi per la prima infanzia pari al 35,26% rispetto agli obiettivi fissati dal Consiglio Europeo di Lisbona che definisce “ottimale” una copertura totale al 33% e superando la media della Regione Toscana che si colloca al primo posto in Italia con il 29,8% e dell’Emilia Romagna seconda con il 27%. Peraltro è bene ricordare che non siamo né i primi né i soli ad utilizzare il bando in concessione per i servizi all’infanzia. In Toscana lo fa già il Comune di Capannori (spesso citato come esempio da SEL), mentre in Puglia il Governatore Niki Vendola addirittura incentiva finanziariamente la concessione del servizio di asilo nido per ampliare il numero dei posti ed abbattere le liste di attesa.
Mi fermo qui per non annoiare nessuno e concludo con qualche riflessione politica. Mi sembra di avere adeguatamente dimostrato che gli appunti che ci vengono mossi da SEL siano in gran parte frutto di mancanza di informazione. Se è così, assicuro il mio personale impegno per un rinnovato confronto con tutte le forze politiche che compongono la maggioranza a Cortona. Se invece le tensioni di questi ultimi giorni sono dovute ai recenti contrasti sulle nomine delle società partecipate aretine (come pare d’intendere leggendo le parole di Simeoni), allora faccio presente che il luogo dove confrontarsi ed eventualmente comporre le divergenze oppure farle esplodere non è il Consiglio Comunale di Cortona e le protagoniste del confronto dovrebbero essere, più correttamente, le Segreterie Provinciali dei rispettivi partiti. Stare in maggioranza naturalmente non è un obbligo, SEL non ne fa parte a Sansepolcro, a Montevarchi e a Castiglion Fiorentino e nessuno se ne scandalizza. Resta comunque in me la speranza che vi siano ancora ampi spazi per evitare, almeno a Cortona, una rottura traumatica che io non desidero e che l’opinione pubblica non comprenderebbe. Ai posteri l’ardua sentenza.