Il 30 novembre, come da legge regionale, si è celebrata la festa della Toscana ma al di là di qualche scolaresca non ha festeggiato nessuno. I toscani, come gli italiani tutti, erano troppo impegnati a mettere in ordine le centinaia di tasse che arrivavano nelle loro abitazioni ed aziende e pertanto non hanno partecipato. Io dal canto mio ho approfittato dell’occasione per leggere qualche articolo di stampa specializzata e scoprire che sedici regioni su venti sono sotto inchiesta per le spese pazze sostenute dai propri consiglieri.
I reati ipotizzati vanno dalla truffa alla concussione ma sopratutto viene contestato il peculato.
Le spese certificate variano molto e vanno dai profumi, penne d’oro, lap dance pecore, buffet a base di cornetti, paste secche, personale tassa dei rifiuti, decespugliatori, forni a microonde e gli immancabili Rolex.
Comunque sia, tra le quattro regioni non inquisite figura la mia Toscana.
Ho analizzato poi uno studio condotto dal prof. Perrotti, docente alla Bocconi, che indica a fronte di una spesa complessiva di 46.411.000 del consiglio regionale ben 9.604.000 di spese varie non specificate, mentre 21.729.000 si riferiscono a spese di personale.
Nel ranking delle Regioni, la Toscana si colloca al decimo posto per la spesa complessiva, al settimo per spese varie e al quinto per le spese del personale.
Ma per popolazione si colloca al nono e di conseguenza è evidente l’eccessiva spesa sostenuta per il personale.
Il Governatore Rossi recentemente a fronte della richiesta dei giustificativi di spesa dei gruppi consiliari da parte della Procura Generale della magistratura contabile, solleva conflitto di attribuzione presso la Corte Costituzionale.
A tutti i toscani il ricorso è apparso come una tattica dilatoria tendente a nascondere le modalità con le quali sono state spese le cospicue assegnazioni ai gruppi consiliari.
I cittadini di fronte alla loro crisi economica e a questi sprechi disgustosi reagiscono come possono.
Alcuni si suicidano, altri vanno a protestare con i forconi, altri si fanno prendere dalla depressione e altri ancora non sanno più cosa fare.
Poi c’è qualcuno , come lo scrivente, che segnala alla Procura della Repubblica di Firenze il caso Toscana!
Avv. Domenico Nucci, Senza Partiti
[.noresp.]
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E' la casta. Difendono con le unghie e con i denti i loro privilegi ma una marea li sommergerà quanto prima.