Il 10 febbraio si celebra in tutta Italia la Giornata del Ricordo, a perenne memoria dei martiri della ferocia del regime comunista di Tito, che si accanì contro decine di migliaia di cittadini dell’Istria di nazionalità italiana- si parla di 40.000-, perpetrando un vero e proprio genocidio. Donne, uomini, bambini vittime innocenti di tale barbarie furono gettati , molti ancora vivi, nelle foibe carsiche solo perché Italiani.
Insieme agli “infoibati” non si possono non ricordare le migliaia di italiani –sembra 350.000-abitanti della Venezia-Giulia,dell’Istria e della Dalmazia, che, a partire dal 1947, furono costretti ad un esodo forzato dalle loro terre di origine occupate dalle truppe del maresciallo Josip Broz, detto Tito.
Ritengo doveroso onorare la memoria di questi martiri e di queste vittime del regime comunista, perché il loro ricordo, così come quello dei martiri e delle vittime di altri regimi dittatoriali e sanguinari, sia di monito alle generazioni presenti e future ad amare e a difendere i valori della democrazia e della libertà.