Nei giorni scorsi, nei media locali, è apparso un intervento da parte del sindaco di Marciano della Chiana in merito al progetto di riconversione dell’ex-zuccherificio di Castiglion Fiorentino. L’intervento riportava alcune evidenti inesattezze. In particolare il progetto di costruzione della Centrale non prevede, in alcun modo, otto camini. Forse, il primo cittadino di Marciano fa confusione con le otto torri del Castello di Montecchio.
Così come non esiste, nel piano presentato dalla PowerCrop spa, nessun tipo di operazione o intervento di carattere commerciale. Pertanto, l’iniziativa del sindaco di Marciano della Chiana sembra frutto di un fazioso appoggio alle istanze del c.d. Comitato di Tutela Valdichiana piuttosto che il prodotto di un’attenta analisi del progetto presentato dall’azienda. La scrivente Federazione invita, pertanto, la Conferenza dei Servizi, presso la Provincia di Arezzo, incaricata a pronunciarsi nei prossimi giorni nel merito del progetto aziendale, a non farsi in alcun modo condizionare da interventi esterni privi della necessaria conoscenza dei fatti. La Conferenza, infatti, è tenuta ad adempiere ad un iter di carattere esclusivamente tecnicoamministrativo, non politico, volto a valutare le possibili conseguenze sul piano ambientale. La Fai-Cisl di Arezzo invita le istituzioni alla massima responsabilità in quanto non ci sono in gioco solo le legittime aspirazioni di nuova occupazione, da parte dei lavoratori dell’ex-zuccherifico, infatti, in un contesto di crisi come quello attuale (il recente rapporto Excelsior colloca la provincia aretina al 104° posto, in Italia, come previsioni occupazionali), il progetto della PowerCrop spa rappresenta una importante occasione di sviluppo economico per la vallata e per l’intera provincia
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Ma quale sviluppo economico??? Non trinceriamoci dietro "le facili chiacchiere per accontentare qualche lavoratore"! I sindacati (come tutti gli organi politico-sindacali e non solo) devono tutelare il lavoro ma anche e sopratutto la sicurezza dello stesso... e non intendo per sicurezza quella della garanzia del posto di lavoro, ma intendo come sicurezza sanitaria per i lavoratori e sopratutto per le loro famiglie che abitano nella vallata! Basta nascondersi dietro alla possibilità di rilanciare (ma quando??? ma come???) l'economia della provincia... la centrale è una buffonata che come ben sapete svilupperà i portafogli solo di chi la progetta... e voi dovresti opporvi a queste speculazioni sui cittadini-lavoratori... Pensato piuttosto ad un serio sviluppo economico/sociale per la provincia e/o vallata.. un progetto vero che non metta a repentaglio la salute di nessuno e nemmeno il decoro della nostra valdichiana! Basta con la centrale!!! Non la vuole nessuno! Se non siete proponete un referendum popolare... avrete il responso senza tante difficoltà!