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Nel Dicembre 2007 è stato sottoscritto un Protocollo di Intesa fra Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Castiglion Fiorentino e società Eridania Sadam, che prevedeva l’obbligo, per quest’ultima, di presentare un progetto di riconversione realizzando una centrale a biomasse a filiera corta.
Nel giugno del 2010 è stata avanzata una proposta non progettuale tesa a delocalizzare la centrale a biomasse: l’attuale proposta di riconversione prevede due filoni di sviluppo distinti ma complementari: 1) realizzazione nell’area industriale di un grande complesso residenziale e turistico-ricettivo (con tanto di campo da golf da 18 buche); 2) delocalizzazione in un’area agricola di pregio anche ambientale della centrale a biomasse, attorno alla quale è prevista la realizzazione di un’importante area industriale legata alla filiera produttiva agricola.
L’operazione, giustificata e presentata come una grande opportunità di sviluppo – che consentirebbe la ricollocazione lavorativa degli operai ex Sadam – ha assunto i contorni di un’operazione insostenibile urbanisticamente, comportando un ingiustificato consumo di suolo. Non comprendiamo infatti il motivo per cui la riconversione non possa essere attuata nella zona già destinata a stabilimento dello zuccherificio, soluzione che garantirebbe comunque il reimpiego dei lavoratori; l’unica giustificazione evidente è che l’ex area industriale rappresenta un’ulteriore opportunità di vantaggio patrimoniale per la proprietà.
Mentre sono facilmente immaginabili le ricadute negative sulla produzione agricola di qualità e sulle attività turistico ricettive dell’intera Valdichiana, risulta modesto il numero degli occupati garantiti, addirittura inferiore rispetto alle attuali maestranze
Apprezziamo la posizione limpida e coraggiosa del gruppo consiliare regionale e dei suoi rappresentanti in Giunta che non condividono un’operazione che ha assunto, con ogni evidenza, caratteristiche contrarie ai preminenti interessi generali a tutto vantaggio degli interessi della proprietà.
Infine la centrale deve fornire calore a prezzi convenienti agli insediamenti limitrofi, in modo da riequilibrare il bilancio ambientale: per questi motivi la sua naturale collocazione è in area industriale. L’Italia dei Valori si rende disponibile ad un incontro con tutte le parti interessate, nell’ottica di un confronto che miri al raggiungimento di un comune obiettivo: quello della difesa del diritto al lavoro e della tutela ambientale, per uno sviluppo della Valdichiana e dell’intero territorio toscano
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