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Intervento del PdL aretino sul tema ex-Sadam

Sulla riconversione dell’ex Sadam la posizione del PDL è stata da sempre motivatamente contraria in merito al modo nel quale il cd. centro sinistra castiglionese e provinciale hanno gestito tutta la vicenda. Del resto, fin dall’inizio il PDL ha sottolineato che il “vecchio” progetto aveva  estrinseci ed intrinseci elementi di impossibilità quali: la zona, quella che nel frattempo infatti è variata, è zona alluvionale; il piano regolatore del Comune in quella zona non prevede una riconversione di quella dimensione e la conseguente variante urbanistica non sembrava trovare il consenso neppure di importati segmenti della maggioranza; la Provincia non aveva, e ancora colpevolmente non  ha, il “Piano Energetico Provinciale” che è l’unico strumento vero di pianificazione del settore; gli indirizzi del Piano Energetico Regionale di fatto non avallano il progetto; il risultato della Commissione d’Indagine sulla Chimet  ci “racconta” una Valdichiana già altamente impattata sotto il profilo ambientale ed è, quindi, evidente che se per la Giunta Provinciale la Valdichiana è satura sotto il profilo ambientale quando si tratta di ampliare la Chimet, pensiamo che dovrà essere così anche quando si parla di riconversione della ex Sadam. Non vorremmo, e facciamo davvero fatica a pensarlo, che la Giunta Provinciale possa usare due pesi e due misure.  

Che aveva ragione il PDL lo ha implicitamente detto la Giunta Comunale, tanto è vero che il vecchio progetto (quello da noi contestato) non esiste più perchè tutte le nostre osservazioni dicevano il vero: eravamo dinnanzi ad un progetto non percorribile. Punto.

Ora c’è un presunto “nuovo progetto” presentato come la soluzione di tutti i problemi. Bene. Il PDL anche in questo caso sottolinea delle oggettive criticità. Primo: bene gli asseriti 750 posti di lavoro, ma pretendiamo dalla Giunta castiglionese la “declinazione”  a partire dai lavori assicurati per contratto  e quelli ipotizzati per indotto. Ci sembra che basti questa piccola distinzione -significativa- per dire che la promessa dei posti di lavoro si profila – sul piano squisitamente politico – come una “buffonata elettorale” priva di consistenza e di reale supporto. Secondo: il Piano Energetico Provinciale ancora non c’è e, quindi, continuiamo a brancolare nel buio. Terzo: i risultati della Commissione d’Inchiesta sulla Chimet in merito alla saturazione della Valdichiana incombono ancora minacciosi. Quarto: la nuova localizzazione sembra svilupparsi in un contesto viario assolutamente ordinario che non è in grado di sostenere l’impatto previsto da questo nuovo faraonico progetto. Va da sé che 750 persone che lavorano, una centrale di grande rilievo, una nuova zona recettiva prevede una rivoluzione della mobilità di cui chiediamo il dettaglio e di cui non c’è traccia. Quinto: bonifica, approvvigionamento idrico e compensazioni ai residenti. Quali risposte e soluzioni in concreto? Per ora non c’è neppure una risposta credibile solo annunci e presunti progetti, privi di ogni vaglio affidabile sotto il profilo economico, ambientale, della fattibilità, dei tempi e modalità, della copertura anche da parte di strumenti sovraordinati (regionali e provinciali).

Insomma, siamo dinnanzi all’ennesimo goffo tentativo da parte della Giunta Comunale di centro-sinistra di coprire con la promessa di un progetto fantasioso la realtà delle cose: sulla riconversione della ex Sadam il PD ha fallito. Tanto è vero che oltre alle promesse c’è la verità: “il nulla con il niente intorno” !!

Coordinamento Comunale e Provinciale del PDL – Arezzo

Gruppo Consiliare PDL Provincia di Arezzo

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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