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Il giorno dopo le dimissioni presentate da 10 consiglieri comunali, in data 25 febbraio, un commissario prefettizio ha preso il posto del sindaco Carini nel palazzo comunale. I cittadini si interrogano e molti forse ancora non capiscono, a distanza di alcuni giorni e nonostante le numerose dichiarazioni pubblicate sui quotidiani. Del resto, lo scenario politico attuale è talmente complicato che tutto c’è, fuorché chiarezza.
In Parlamento, così come nei Comuni ed anche in quelli aretini, lo ‘spettacolo’ è in pieno svolgimento: c’è chi vuole uscire per collocarsi in un’altra area e c’è chi vuole entrare, come pure c’è chi non sa da che parte andare, ma comunque crea movimento; si potrebbe dire che è lo spettacolo della deriva, nel quale tutti accusano gli altri e nessuno compie una seria analisi dei fatti. Anche a Monte S. Savino succede così, almeno stando a quanto riportato nei quotidiani: è un rincorrersi di accuse che non risparmiano nessuno, neppure l’opposizione, ovviamente.
Allora la parola al nostro gruppo, che per fare opposizione non ha usato mai toni beceri, parole aggressive, discorsi strumentali e tuttavia la nostra voce è stata udita forte e chiara, sia in sede di Consiglio Comunale che nelle piazze, nelle assemblee che abbiamo organizzato, negli incontri con gruppi di cittadini a Montagnano, alle Fonti, al Cassero; sempre presenti negli uffici comunali per avere informazioni, sempre pronti a sostenere la nostra parte , sottolineando il valore istituzionale che anche la minoranza riveste. Per molti savinesi il nostro gruppo ha rappresentato punto di riferimento, perché davvero siamo stati in grado di dare informazioni precise e corrette; diremo,come ultimo esempio, che l’incontro sul tema dell’Alta Tensione che si terrà al Teatro Verdi domenica 6 marzo dalle ore 10 alle 13, è stato promosso dal nostro gruppo in coordinamento con il Comitato per la Valdambra, perché nessuno ne sapeva niente tra i cittadini, prima che noi ne prendessimo l’iniziativa.Nello scenario politico generale, che si nutre di belle ma vuote parole, il nostro essere parte dell’Amministrazione Comunale è stato testimonianza di corretto e responsabile agire.Il che non significa indifferenza o inerme passività, a meno che qualcuno non voglia interpretare la correttezza come una virtù inutile e passata di moda.
Nello svolgimento e nel rispetto del nostro ruolo istituzionale, sebbene di minoranza, abbiamo tuttavia visto e denunciato l’inadeguatezza di Carini a gestire l’Amministrazione ed i rapporti interni alla Giunta (con la sua girandola di Assessori!) e allo stesso Consiglio.Così come abbiamo contestato ogni volta con decisione- e lo facciamo di nuovo in questo momento purtroppo al solo scopo di rammentarle – le scelte sbagliate e le mancate realizzazioni che hanno caratterizzato l’azione della Giunta Carini. Tra le tante ne elenchiamo qui -per ragioni di spazio- soltanto alcune:
1)l’aumento consistente ed indiscriminato di tutte le tasse e tariffe comunali, dall’asilo nido alla Tarsu;
2) i tanto decantati contributi a rilancio delle attività commerciali del centro storico, che com’era evidente fin dall’inizio non hanno sortito alcun effetto;
3) l’incomprensibile decisione di non voler partecipare alla ristrutturazione dei locali della Croce Rossa a Montagnano al fine di mantenerli quali sede più gradita e anche più economica dell’infermiere di comunità;
4) la realizzazione nel corso del 2010 di n e a n c h e u n a delle opere previste nel Piano Triennale 2010/12;
5) la decisione di non voler realizzare più il Palazzetto dello sport nell’area presso lo Stadio Comunale delle Fonti, dopo che negli anni scorsi erano già stati fatti (e pagati) alcuni espropri ed era stato impegnato l’Ufficio tecnico in una progettazione complessa e onerosa;
6) la decisione di non intervenire sul parcheggio strategico del Fossatello, spostando i finanziamenti previsti in un’area di proprietà dell’USL per realizzare un parcheggio di solo una trentina di posti, per di più in un luogo difficilmente raggiungibile a causa dell’infelice condizione viaria;
7) la decisione di non realizzare più i parcheggi previsti a valle della Provinciale ad Alberoro;
8) la scarsa attenzione verso le manifestazioni culturali esistenti- ad esempio il Festival musicale savinese – e l’incapacità di promuoverne di nuove: la tanto celebrata Manifestazione Rock allo stadio delle Fonti ha visto come spettatori… i musicisti che suonavano e cantavano sul palco!
9) il fallimento del progetto di promozione turistica per il centro storico e per l’intero paese;
10) la gestione amministrativa che procede “per prove ed errori” senza programmazione né progetto
In ultimo, ma proprio come la goccia che fa traboccare il vaso, la gestione della variante n° 6 per la realizzazione di un supermercato nei pressi della stazione ferroviaria, per la quale mancavano gli apporti tecnici conoscitivi idonei ad effettuare una valutazione integrata e mancava anche la concertazione con le associazioni di categoria, che sarebbe stata non solo utile ma addirittura prevista. Per tutto questo siamo stati spinti ad una decisione irrevocabile: sottoscrivere una mozione di sfiducia al Sindaco insieme ai 5 consiglieri di maggioranza che, come noi, rilevavano problemi seri sulla gestione complessiva del Comune.
Il commissariamento del Comune non ci rende felici e neppure ci fa sentire vittoriosi, ma è certo che per Monte S. Savino soluzioni migliori non esistevano.
28 febbraio 2011
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