Sono trascorsi dieci anni dalla scomparsa del dott. Romolo Lupino, sindaco del nostro Comune per tre legislature, dal 1980 al 1995. Uomo di grande intelligenza e umanità, da buon amministratore seppe guardare oltre le differenze ideologiche e, impegnandosi con pragmatismo e avvedutezza, attuò un’azione politica veramente trasversale, ponendosi come una valida guida per tutta la comunità.
Prova della sua propensione a cercare i punti di incontro piuttosto che di scontro, di unione anziché di disunione sono anche i buoni rapporti che egli, uomo ideologicamente di sinistra, ma non per questo insensibile alle istanze spirituali, intrattenne con eminenti rappresentanti delle massime istituzioni religiose: il rabbino capo Elio Toaf insignito della cittadinanza onoraria di Monte San Savino, e il cardinale Giovanni Colombo, a cui oltre ad essere conferita la cittadinanza onoraria, fu dedicata anche la Biblioteca comunale, per non parlare poi della affettuosa amicizia, basata su una profonda stima reciproca fra due uomini onesti, che lo legò al parroco don Oscar Zeffiri.
Romolo Lupino non era savinese di nascita, ma seppe entrare in sintonia con i Savinesi, ne comprese le necessità, ne vide i difetti, ma seppe anche apprezzarne i pregi.
Schietto e leale, assumeva con senso di responsabilità le decisioni da prendere, talvolta anche sgradite ad alcuni, ma da lui ritenute utili al bene comune. Non rispondeva sempre si alle richieste dei cittadini salvo poi non tenerle in considerazione, come talora accade, ma sapeva anche dire di no, motivando comunque le scelte dell’ Amministrazione da lui guidata.
Romolo Lupino non ebbe però solo doti di valido amministratore, ma fu anche un uomo di grande cultura, come testimoniano le sue raccolte di poesie e i suoi saggi letterari.
Grazie a questa versatile e poliedrica personalità i quindici anni del suo mandato amministrativo a Monte San Savino hanno segnato una tappa assai significativa nello sviluppo economico, sociale e culturale della nostra cittadina, tanto che su sua richiesta il nostro paese ottenne il titolo di città. Per questi ed altri motivi i Savinesi, che lo consideravano uno di loro, ne conservano vivo il ricordo e il rimpianto.
Pertanto il gruppo consiliare ” Impegno per Monte San Savino”, certo di interpretare la volontà comune dei suoi concittadini, chiede a Lei, signor Sindaco, e alla Giunta da Lei presieduta di deliberare l’intitolazione di una via o di una piazza o comunque di una spazio pubblico a questa figura di uomo onesto e di valenteamministratore.
Il Gruppo consiliare
“Impegno per Monte San Savino”
Monte San Savino, 4 agosto 2014
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