Impegno per Monte San Savino: attività nel Consiglio Comunale

Il gruppo consiliare “Impegno per Monte San Savino” nella seduta di Consiglio del 15 febbraio u.s. ha fatto le seguenti interrogazioni. Il capogruppo Valdambrini nella sua interrogazione ha di nuovo affrontato il problema del punto prelievi nelle frazioni e ha prospettato un eventuale ampliamento dei servizi in seno alla Farmacia comunale indicandola come punto di riferimento della comunità.

La consigliera Luzzi ha rivolto al Sindaco tre interrogazioni. Nella prima ha chiesto di intitolare una piazza o una via di Monte San Savino ai Martiri delle Foibe, affinché, come è stato fatto in molti paesi e città italiane, anche nella nostra città si conservi, almeno nella toponomastica stradale, il ricordo di questa immane tragedia della storia del Novecento, “dramma per troppo tempo negato” e ancora non sempre adeguatamente commemorato. Ha suggerito, inoltre, che a tale scopo potrebbe essere scelta la piazza, adibita a parcheggio, retrostante la sede della Croce Rossa,.

Con la seconda interrogazione la stessa consigliera, facendosi portavoce delle lamentele di numerosi cittadini, soprattutto anziani, per la difficoltà incontrate nel percorrere il tratto viario sottostante Porta Romana soprattutto in caso di pioggia, di gelo e di neve a causa della notevole pendenza, ha chiesto che si provveda ad installare un corrimano lungo il lato destro in discesa, onde agevolare e rendere più sicura la percorrenza del suddetto tratto.

Infine (terza interrogazione) ha chiesto chiarimenti su una presunta istallazione in piazza Gamurrini di una fontana di legno della stessa grandezza di quella preesistente in marmo, risalente alla seconda metà dell’Ottocento. La consigliera, confortata anche dal parere di esperti, ha avanzato riserve sulla validità del progetto sul piano estetico e nell’ambito dell’assetto urbanistico della piazza rinascimentale. Si chiede, inoltre, cosa dirà la Sovrintendenza che nei centri storici (soprattutto in zona A) è restia a concedere interventi anche minimi che potrebbero agevolare il restauro delle abitazioni e incentivare il ripopolamento del centro storico.

Nello stesso Consiglio comunale è stato approvato il regolamento della Commissione Pari opportunità. Su questo argomento in sede di discussione nella prima commissione consiliare, come gruppo di minoranza abbiamo proposto e fatto apportare delle modifiche ai criteri di selezione per la partecipazione alla Commissione .Tali modifiche si pongono su una linea di continuità con la posizione da noi presa in passato nei confronti della mozione sull’omofobia e più recentemente in merito agli annunci dell’assessore Rampini riguardante l’adesione del Comune alla rete RE.A.DY rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti-discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, precisando che non abbiamo nulla contro chi ha orientamenti sessuali diversi,pur essendo decisamente contrari a matrimoni ed adozioni omosessuali,ma a nostro parere queste non sono priorità per il nostro territorio, bensì prese di posizione ideologiche che non servono alla comunità.

I consiglieri Valdambrini e Luzzi informano, inoltre, che, in seno alla II Commissione consiliare permanente del territorio, in merito alla lottizzazione in loc. Vado, hanno proposto ai rappresentanti della maggioranza di inserire nell’accordo con la società Elaia  anche la richiesta della cessione al Comune, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, di un locale da mettere a disposizione della comunità di Alberoro. Tale proposta è stata accolta dall’Amministrazione.

Infine sul problema dell’Ufficio postale del centro storico, attualmente aperto solo tre giorni alla settimana e forse in un futuro non troppo lontano chiuso definitivamente, la posizione dei consiglieri di “Impegno per Monte San Savino” concorda con quella della Giunta, consistente nella proposta a Poste Italiane di stabilire la loro sede nei locali dell’ex-ospedale, di proprietà del Comune.