{rokbox title=| :: |}images/turenci.jpg{/rokbox}Un peschereccio siciliano di Mazara del Vallo è stato mitragliato, in acque internazionali nel Golfo della Sirte e a trenta miglia dalla costa, da una motovedetta libica. Soltanto per un miracolo i proiettili non hanno centrato alcune bombole di gas che sarebbero esplose provocando una strage tra i nostri pescatori.
I colpi sono partiti da una motovedetta regalata dal nostro Governo a Gheddafi che accolse con tutti gli onori il terrorista libico condannato nel 1988 come esecutore materiale dell’attentato ad un aereo sopra il cielo di Lockerbie che costò la vita a 270 passeggeri.
…. Lo stesso Gheddafi, grande amico del Premier Berlusconi, che nel 1986 lanciò due missili in territorio italiano contro l’isola di Lampedusa.
In realtà le motovedette avute in regalo dall’Italia sono sei, ultramoderne, 43 nodi di velocità, 90 tonnellate di stazza, 27 metri di lunghezza e dotate di tecnologie avanzatissime.
Dovrebbero servire a pattugliare le coste e ad impedire la partenza di clandestini ma sono utilizzate soprattutto per dare la caccia ai nostri pescherecci, per sequestrarli e mettere in prigione gli equipaggi.
Mentre in Italia infuria la polemica sono emersi altri particolari sconcertanti: a bordo della motovedetta libica c’erano anche militari italiani!
La rabbia e l’amarezza che suscita un episodio come questo, ultimo di una lunghissima serie, porta ad una sola conclusione: siamo una Nazione ridicola con una classe politica squalificata.
Il Ministro dell’Interno Maroni ha avuto perfino il coraggio di trovare giustificazioni ai libici.
Hanno sparato, ha detto, perché pensavano che a bordo ci fossero dei clandestini…
In Italia, forse, spariamo ai clandestini?
Nel suo recentissimo viaggio in Italia, Gheddafi, accolto con tutti gli onori dal suo compare di Arcore, ha tenuto una conferenza a duecento belle ragazze a cui ha regalato il Corano dicendo che l’Europa è destinata a diventare mussulmana.
Era così contento di aver ricevuto cinque miliardi di Euro per i “danni di guerra”, mentre tante famiglie italiane non arrivano alla fine del mese, che ha lasciato cento euro di mancia ad un barista romano.
E’ singolare che il Italia dove governa la Lega contraria (….) all’immigrazione clandestina e fiera oppositrice di moschee e minareti.. Gheddafi possa venire, circondato dalle sue avvenenti guardie del corpo, a tenere melensi e noiosissimi pistolotti a ragazze appositamente reclutate per 70 Euro.
Accade semplicemente perché non abbiamo dignità, perché non abbiamo onore, perché non amiamo la Patria e siamo il prodotto malato di un regime imposto dagli americani col proposito di distruggere la nostra identità nazionale e di cancellare la nostra storia e la nostra cultura.
Siamo un paese a sovranità limitata, occupato militarmente da 130 basi americane e se qualche ragazzetto dei centri sociali scende in piazza per l’apertura della base di Vicenza, ci sono le Cooperative Rosse che si mettono diligentemente in fila per aggiudicarsi l’appalto dei lavori.
I cinque miliardi a Gheddafi li ha regalati un imprenditore senza scrupoli con un folto stuolo di servi (taluni irriconoscenti ed infedeli…) ed un vorticoso giro di mignotte ed un governo burletta di cui fa parte un ministro che dice di essere Padano, che odia la Capitale d’Italia, che sputa sul tricolore e si reca tutti gli anni alla sorgente del Pò a mettere in un’ampolla dell’acqua che disperderà, secondo una logica incomprensibile, nella Laguna Veneta.
Avete capito perché i Libici ci sparano? Semplicemente perché non ci rispettano.
Prendiamoli a calci nel sedere (cinque miliardi di calci nel sedere) e mandiamo in esilio nel deserto Bossi e Berlusconi.
Ci guadagneremo in dignità e credibilità internazionale.
Facciamolo prima che si siano stancati di sputarci addosso e sia troppo tardi