{rokbox title=| :: |}images/incrociosodo.jpg{/rokbox}Ultimamente nei giornali locali e anche su Valdichianaoggi si è fatto un gran parlare del bivio del Sodo, della sua pericolosità e delle eventuali soluzioni possibili. Premesso che si tratta di viabilità provinciale, rispetto alla quale il Comune non ha diretta competenza, penso comunque che sia mio dovere fare chiarezza sull’argomento.
Ha iniziato il Consigliere Meoni che, dopo aver declinato una serie di condivisibili riflessioni sulla difficoltà di accesso a quell’incrocio che ha provocato nel tempo numerosi incidenti, se ne è uscito con una proposta apparentemente rivoluzionaria: realizzare una rotatoria che, come già avvenuto nel centro di Camucia, snellisca e decongestioni il traffico.
Voglio dire subito che per una volta sono completamente d’accordo, anzi sono così d’accordo che, mesi fa, ben prima che Meoni giungesse a questa stessa conclusione, il Comune di Cortona ha già concluso un accordo di programma con la Provincia di Arezzo affinché la rotatoria in questione fosse inserita nell’elenco provinciale delle opere pubbliche. Sia chiaro non voglio fare alcuna inutile polemica, anche perché è evidente che quando un autorevole rappresentante dell’opposizione approva l’operato del governo locale non si può fare altro che esprimere la massima soddisfazione. Questo vale sia per il progetto di rotatoria al bivio del Sodo sia per quelle già realizzate a Camucia, rispetto alle quali a suo tempo l’opposizione sollevò varie critiche ed obiezioni e che invece oggi vengono prese ad esempio.
Sullo stesso argomento è intervenuto anche Michele Lupetti, proponendo, se ho ben capito, di chiudere il tratto di strada che porta al bivio da Fratta, deviandolo verso lo svincolo posto di fronte al Melone e lasciando il transito ai soli residenti. Devo dire che l’idea in sé, anche in questo caso, non solo mi trova assolutamente concorde, ma, di fatto, è esattamente quello che stiamo per realizzare. Come è noto il Comune di Cortona è risultato recentemente destinatario di un finanziamento regionale di un milione di euro per la riqualificazione del Parco Archeologico. Ebbene, parte di quel finanziamento è proprio destinato (nell’ottica di una maggiore fruibilità dell’area) ad una riorganizzazione complessiva della viabilità nel senso auspicato da Lupetti. Infatti il previsto spostamento dell’alveo del fiume determinerà inevitabilmente la chiusura dell’accesso (tranne che per i residenti) e lo spostamento del traffico veicolare sul nuovo svincolo che, infatti, è stato realizzato proprio per questo scopo. Questo progetto, che attende solo il definitivo nulla-osta della Sovrintendenza Archeologica della Toscana (che peraltro ha già espresso informalmente parere favorevole), oltre a rendere definitivamente accessibile ai turisti la vasta area del Parco Archeologico, contribuirà anche presto a rendere meno pericoloso il bivio del Sodo, in attesa della realizzazione da parte della Provincia della rotatoria che dovrebbe risolvere definitivamente il problema
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