Il PD, nazionale o locale che sia, solo in una cosa non delude mai: nella sua straordinaria capacità di deludere sempre. Anche gli attacchi che sferra sono spuntati e privi di credibilità, caratteristiche peraltro ben riconoscibili anche nei membri della sua classe dirigente. Prendersi i meriti del nuovo Regolamento Urbanistico, al contempo ironizzando sulla grande mole di lavoro svolta dall’attuale Amministrazione, denota una confusione mentale e programmatica che lascia veramente sconcertati.
In primo luogo perché evidentemente non si sono compresi i contenuti del documento, in palese e totale rottura con i principi ed i metodi del passato, rispetto ai quali è assolutamente rivoluzionario soprattutto sul piano delle scelte e delle strategie per un intero territorio.
In secondo luogo perché queste affermazioni paiono veramente ingenerose ed offensive nei confronti dei professionisti che hanno provveduto alla stesura del nuovo Regolamento. Tanto ciò è vero che l’attuale Amministrazione, prima di poter entrare nello specifico delle scelte da fare, ha dovuto rivolgersi ad un legale al fine di sistemare una situazione disastrosa: consulenti non pagati, priorità confuse, struttura complessiva del provvedimento che faceva acqua da tutte le parti. Ad ottobre 2014 sono state così sottoscritte con i professionisti nuove convenzioni, scongiurando possibili azioni giudiziarie che sarebbero state causate solo dall’incompetenza e dall’inaffidabilità dei precedenti amministratori, tutti targati PD.
In parole più semplici, l’attuale Amministrazione ha dovuto far fronte alle pesanti pendenze lasciate dai vari esponenti PD che l’hanno preceduta, che ben poco hanno fatto per dare risposte concrete e legittime, limitandosi a tirar fuori uno strumento di captazione del consenso ad un mese dalle elezioni amministrative.
E questo è incontestabile. A meno che i castiglionesi non si vedano recapitato a casa un nuovo libello, magari intitolato “i debiti verso architetti ed ingegneri non c’erano”, come d’altronde potrebbe pur essere, vista la ben nota faccia tosta di certi personaggi.
Affascinante è poi l’accusa sulla campagna elettorale priva di contenuti o sulle promesse non mantenute. Evidentemente gli esponenti del PD sono molto distratti in Consiglio Comunale, come dimostra il fatto che in quella sede non emettano fiato su questi argomenti, salvo poi riscoprirsi grafomani a casa, come se ci fosse una longa manus che orienta le loro pubblicazioni.
E siamo certi che anche i castiglionesi sappiano chi possa essere tale longa manus, che a maggio del 2014 hanno inequivocabilmente dimostrato di voler estromettere dal panorama politico una volta per tutte.
Il fatto che, come dicono a Roma “nun ce vonno sta’”, è un problema solo per loro.
Ufficio Stampa Libera Castiglioni
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