Dopo un primo richiamo all’attenzione sul problema da parte di operatori del settore e ricevendo ulteriore conferma da altre imprese del territorio, ho constatato che i loro dubbi e perplessità erano e sono pienamente condivisibili. Quei cantieri e quei lavori saranno in regola o no ?. E’ la domanda legittima che ci dobbiamo porre ogni volta che vediamo o “sentiamo” un cantiere, ma non vediamo apposta alcuna cartellonistica non solo in tema di sicurezza, ma anche autorizzativa.
Da ciò, è plausibile pensare che si tratti di attività irregolari e conseguentemente mi chiedo come potranno mai le imprese e ditte edili “visibili”, quelle che pagano i contributi previdenziali ed assicurativi, che investono in sicurezza, sopravvivere ? Sono sotto gli occhi di tutti, basta guardarsi intorno, senza andare a cercare chissà dove. Magari sono regolari, p. es., i lavori vicino la Stazione di Camucia o nei pressi degli stessi Carabinieri sempre in Camucia, per non parlare di quelli su immobili e ville sulle colline a ridosso di Cortona ma allora perché come tanti altri non vengono indicati con le comunicazioni obbligatorie ?. Ovviamente non parlo dei piccolissimi interventi per i quali nulla o poco più sarebbe richiesto, né di coloro che, loro malgrado, si arrangiano per sopravvivere.
E così è normale che il dubbio che questi cantieri, come molti altri, siano potenzialmente effettuati nel noto c.d. “nero”, sia sotto l’aspetto prettamente edilizio -perciò anche di sicurezza sul lavoro e staticità – che quello fiscale, contributivo e magari da persone che prendono anche l’indennità di disoccupazione così usufruendo di una serie di altre agevolazioni economiche e sociali anche a danno diretto delle casse Comunali. Insomma la solita storia di evasione fiscale e truffa che mette le mani in tasca ad ognuno di noi !.
Quello che però non accetto è che il committente sarebbe un c.d. “onesto” cittadino che per risparmiare (forse troppo), per fare prima o in abusivismo, lo fa recando danno alle imprese, ai loro dipendenti, alle loro famiglie ed alle casse Comunali, insomma alla comunità, non considerando che la maggior parte di questi elementi, magari Comunitari, non reinvestono i profitti nel territorio o comunque in Italia impoverendoci ulteriormente. E’ un cane che si morde la coda !
Esistono diverse forme di agevolazioni fiscali in materia e perciò è doveroso rispettare questo territorio ed i suoi contribuenti, dando lavoro alle imprese e ditte regolari, lavoro onesto sotto tutti gli aspetti.
Nell’attività 2015 della nostra P.M., quella più esigua, è stata proprio quella di polizia giudiziaria in materia edilizia, con solo 28 interventi, che hanno portato a 7 rapporti all’Autorità Giudiziaria e 10 Ordinanze di demolizione/ripristino , così i dati del 2014 con 8 rapporti all’A.G. e 8 Ordinanze di demolizione/ripristino.
Mi appello quindi ai cittadini affinché desistano da questo tipo di committenze e alle forze di Polizia, in particolare esorto il Sindaco e il Comandante della P.M. – che è alle sue dirette dipendenze – ad incentivare le attività di controllo del territorio proprio in questo campo, ricordando che Il personale della polizia municipale opera al fine di prevenire o reprimere reati e contravvenzioni di natura urbanistico-edilizia, riferendo quanto riscontrato sia al competente ufficio urbanistica, che all’autorità giudiziaria. Esegue controlli e sopralluoghi su cantieri edilizi, sia di propria iniziativa, sia a seguito di segnalazioni esterne.
Ricordo inoltre a tutti che è attivo lo specifico servizio telefonico del 117 della Guardia di Finanza che tutela ,nel modo più corretto, l’anonimato sulle segnalazioni ricevute.
C’è bisogno di un efficace intervento di tutti e di controllo dei preposti, volto a ricostituire un tessuto sociale di onestà che riporti equilibrio economico in favore di tutti coloro che contribuiscono a questo territorio e che ne vogliono far parte collaborando al suo bene e progresso.
Fabio Berti
Consigliere Comunale
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