{rokbox title=| :: |}images/sel.jpg{/rokbox}Cortona, non potendo contare sulla ripresa economica del settore industriale, deve puntare sulle sue risorse storiche che sono : turismo, cultura, agricoltura e ambiente. Ciò è ancor più vero oggi, alla luce della crisi che ha investito il settore dell’edilizia e delle piccole attività produttive, senza dimenticare il patto di stabilità a cui è costretto il comune e che ha un impatto negativo a livello locale, sia sugli investimenti dei lavori pubblici che sulla gestione dei servizi a domanda individuale rivolti al cittadino.
A differenza della Germania che si è fatta carico a livello governativo del rispetto del patto di stabilità fissato dall’Europa , l’Italia lo ha scaricato su comuni, province e regioni con conseguenze letali per la nostra economia, che ha visto bloccarsi gran parte dei lavori pubblici e per i quali gli enti locali ne rappresentavano il 70% circa. Giacciono nelle casse degli enti locali miliardi di euro che non possono essere spesi e attualmente parcheggiati nelle banche. In comuni di medie dimensioni come Cortona, le disponibilità variano tra i 10 ed i 20 milioni di euro, congelati nei propri conti, ma che hanno avuto l’effetto devastante sul sistema delle imprese, provocando l’aumento della disoccupazione e in modo ancor più considerevole la cassa integrazione ordinaria e speciale .
Alla luce di questa realtà, ai singoli comuni non resta altro da fare che concentrare le modeste residue risorse su poche specifiche attività . Abbiamo detto turismo e cultura, dove fornire strumenti e servizi da parte degli Enti è la prima cosa da fare e nel caso di Cortona significa realizzare aree da destinare ai camper, nuove mostre, eventi musicali e teatrali, fiere ed esposizioni, convegni, insomma tutto ciò che serve alla permanenza dei turisti nel nostro territorio e per il periodo più lungo possibile. Sulla tutela del patrimonio storico ed artistico, con i fondi necessari provenienti da Enti Pubblici, Banche o Fondazioni e fondi statali ed europei, si potrebbero aprire cantieri che darebbero lavoro, basti pensare al recupero e manutenzione delle mura Etrusche e Medievali di Cortona ( che purtroppo versano in condizioni precarie e ormai quasi totalmente ricoperte di vegetazione ).
Nel settore agricolo e ambientale, le occasioni di lavoro per i giovani sarebbero assai maggiori, se si cominciasse a lavorare attorno ad Agenzie che si occupano di progetti di sviluppo locale come il recupero degli edifici di Ginezzo ( Casa del custode, Abbazia di Ginezzo e capanne demolite ), facendo diventare Ginezzo un Parco Naturale. Progetti sulle energie rinnovabili, recupero dei prati, manutenzione dei boschi e delle infrastrutture. Progetti sul risparmio energetico dell’illuminazione pubblica, estensione della raccolta differenziata porta a porta a tutte le frazioni e realizzazione di altre isole ecologiche.
Doriano Simeoni
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…