Dopo i recenti dati pubblicati sulla raccolta differenziata a Cortona, i quali attestano addirittura un calo della percentuale rispetto agli anni precedenti, (un misero 18%) , e la completa assunzione di responsabilità politica del Sindaco, la prima riflessione, è stata quella di chiedersi se questo MEA CULPA ingiustificato fosse sufficiente alle persone per non sentirsi prese in giro.
Facciamo fatica a credere, che i buoni propositi prontamente sbandierati subito dopo dallo stesso Sindaco Vignini, volti a portare un’inversione di tendenza degli stessi dati ad un aumento dell’8-10%, non provochi indignazione e sconforto, in chi ha inserito da tempo nelle proprie abitudini quotidiane azioni responsabili, atte alla riduzione degli imballaggi non ancora riciclabili tramite acquisti consapevoli, ed in chi assume malgrado tutte le difficoltà logistiche un atteggiamento virtuoso nei confronti dell’ambiente e del proprio futuro.
Inutile forse ripetere quello che il Sindaco e l’amministrazione comunale speriamo conoscano già, ma fingono non sia applicabile alla nostra realtà:
– adottare la strategia rifiuti zero
– riduzione nella produzione dei rifiuti
– tariffazione puntuale che premia i cittadini
– raccolta porta a porta
– riuso e riciclo
– informazione e sensibilizzazione
Quello che più di tutto ci auguriamo avvenga, è che una volta tanto l’amministrazione e gli organi competenti, avendone fatto del proprio programma elettorale un punto di primaria e fondamentale importanza, dimostrino che tutte le buone intenzioni e propositi, possano essere quantomeno avviati, anche attraverso un maggior coinvolgimento di responsabilità della comunità a collaborare in un processo finora sottovalutato se non trascurato, come dimostrano i dati, ma fondamentale per la sostenibilità ambientale.
Questo quindi, più che la nostra opinione che si andrebbe ad aggiungere alle varie sterili polemiche nate in questi giorni, è un invito anche alla riflessione per tutti quelli che pensano che non dipende da loro.
Proviamo ad uscire dalle false giustificazioni, dalle comodità del non fare ed a pensare di essere tutti parte di un progetto comune.
Sappiamo cosa bisogna fare ma finché non ci sarà l’impulso di ognuno di noi a cambiare, ci saranno sì i cassonetti, ma vuoti.. ed i rifiuti per terra.