Il Partito Democratico si appresta a vincere le prossime elezioni politiche. Dalla vittoria elettorale conseguirà un gravoso impegno. Il PD (o chiunque vincerà) dovrà impegnarsi a restituire speranza e un po’ di sollievo a noi cittadini che negli ultimi tempi abbiamo pagato con enormi sacrifici gli errori e gli sprechi della classe dirigente. Il PD non è esente da questi errori e sprechi; noi castiglionesi lo sappiamo bene.
Il PD ha seguito le politiche clientelari non certo meno di quanto abbiano fatto altri partiti. La sovrabbondanza di enti inutili, la presenza di azienda partecipate gestite da politici, il perpetrarsi dei metodi di amministrazione che ci hanno rovinato, sono tutte questioni che vedono coinvolto il PD in massima parte.
Adesso sembra che le parole d’ordine siano GIUSTIZIA, LAVORO e CAMBIAMENTO.
Il cambiamento effettivo richiede gesti forti e coraggiosi. La ricandidatura di parlamentari incollati allo scranno da oltre 20 anni non va nella stessa direzione dei propositi dichiarati.
Le elezioni primarie per i candidati rischiano di essere una farsa perché inquinate dalla partecipazione di questi personaggi che hanno gestito il potere negli anni e che grazie a questo potere e ai favori elargiti si sono garantiti sovrabbondanze di voti e di sostegno elettorale. Questi vantaggi che permetteranno loro una facile vittoria alle primarie sono stati ottenuti gravando economicamente sulle spalle dei cittadini perbene; sulle spalle di persone avulse dai giochi della politica, che lavorano quotidianamente e credono ancora di dover contare solo su loro stessi per potersi garantire una vita decorosa e possibilmente felice.
Infine una riflessione da castiglionese. Quale idea di giustizia potrà essere realmente perseguita da un partito che non ha ancora avuto la forza di intervenire sulla questione del piccolo comune di Castiglion Fiorentino per investigare le responsabilità della cattiva amministrazione perpetrata negli anni e conseguentemente poi sanzionare i colpevoli?
Paolo Alpini
[.noresp.]