Il dissesto finanziario di Castiglion Fiorentino è vicenda nota, risalente oramai a 5 anni fa, quando gli Ispettori della Ragioneria dello Stato, durante una verifica di routine presso il Comune, rilevarono ben 16 gravi criticità nei conti comunali nel periodo 2005 – 2010;
Da allora si sono susseguiti Commissario straordinario, Commissione di risanamento, Corte dei Conti e Procura della Repubblica, mentre i cittadini si sono visti caricare sulle proprie spalle i maggiori aumenti di tributi locali applicabili.
Secondo quanto ipotizzato dal procuratore capo Roberto Rossi, l’ex Sindaco PD Brandi ed alcuni amministratori avrebbero messo in atto un meccanismo teso a incamerare cinque mutui per opere che in realtà non sarebbero state realizzate. I soldi, poco più di 400.000 euro, sarebbero stati utilizzati non per investimenti ma per alimentare la spesa corrente del Municipio. La stessa amministrazione targata PD avrebbe, altresì, prodotto attestazioni false per contrarre i 402 mila euro da Cassa Depositi e Prestiti, riferite ad avanzamenti di lavori mai fatti e fatture mai emesse dai fornitori. Sempre secondo l’accusa, gli amministratori avrebbero attestato l’assenza di debiti fuori bilancio, facendoli passare dal conto terzi (falso ideologico). In questo modo sarebbe stata occultata la situazione di grave squilibrio di bilancio che poi nel 2011 ha fatto finire il Comune in dissesto.
Ora la vicenda è arrivata in Parlamento, dove la deputata aretina Chiara Gagnarli ha presentato un’interrogazione ai Ministri dell’Economia e dell’Interno. La deputata M5S, nel rispetto degli sviluppi giudiziari, chiede al Governo di tenere sotto controllo e garanzia il funzionamento dell’Ente e di esprimersi sul piano di estinzione dei debiti affibbiato al Comune, per capire se verrà approvato tal quale o, al contrario, potrebbe determinare una situazione troppo restrittiva, non sufficiente agli attuali amministratori a far fronte alle opere pubbliche strettamente necessarie alla cittadinanza.
In attesa dell’udienza preliminare del 28 ottobre – dichiara la portavoce pentastellata – auspichiamo che il processo penale e il procedimento presso la Corte dei Conti si possano svolgere in tempi accettabili, e soprattutto che venga fatto il possibile per evitare il pericolo prescrizione. Sarebbe profondamente ingiusto – conclude la Gagnarli – che a pagare il conto siano soltanto i cittadini castiglionesi che certamente non hanno alcuna responsabilità su un dissesto finanziario di dimensioni enormi: quasi 10 milioni di euro su un bilancio che nel 2010, prima del dissesto, aveva chiuso a quota 22 milioni.
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