Il Commissario Romagnoli, qualche giorno fa, ha effettuato la prima visita presso lo stabilimento di Terontola e si appresta a redigere la relazione da presentare al Ministero con i bilanci e le potenzialità aziendali, l’assemblea del personale si è riunita, ed i sindacati hanno annunciato il loro impegno affinché la procedura venga accelerata, ma le cassa integrate della Cantarelli sono ancora in attesa dei loro legittimi ammortizzatori sociali.
Per fortuna c’è lo sportello anticrisi che la Provincia di Arezzo, insieme alla Camera di Commercio, ha istituito creando un apposito fondo per il sostegno ai lavoratori delle aziende ubicate nel territorio provinciale che hanno maturato il diritto alla mobilità o alla Cassa Integrazione o al trattamento di disoccupazione, in grado di anticipare il trattamento economico che il lavoratore vanta nei confronti dell’Inps.
Non c’è tempo da perdere – ha dichiarato la deputata cortonese M5S Chiara Gagnarli – lo sportello anticrisi è uno strumento determinante, soprattutto perché i ritardi degli ammortizzatori sociali sono ormai cronici, per questo ho sottoscritto un emendamento alla legge di stabilità, ora in discussione in Commissione bilancio alla Camera, con cui si richiede l’erogazione effettiva degli assegni da corrispondere ai beneficiari entro massimo sessanta giorni dalla richiesta. Staremo a vedere come risponderà il Governo. Intanto – prosegue la deputata aretina – ho interrogato l’ufficio Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali del Ministero del Lavoro, che mi ha informato che la richiesta riferita alla Cantarelli, con decorrenza dal 13/7/2015 al 12/7/2016, è pervenuta in data 1/8/2015 ed è in lavorazione, comunicandomi, altresì, che solo in data 13/11/2015 hanno ottenuto gli ulteriori elementi richiesti al referente aziendale, utili per la prosecuzione dell’iter, che ora sono all’esame del funzionario preposto.
Continuerò a seguire da vicino la vicenda – conclude la Deputata M5S – intanto ho depositato una seconda interrogazione al Ministro Galletti per sollecitare la risoluzione dell’urgenza delle operaie e conoscere le motivazioni dei ritardi accumulati sui pagamenti delle somme dovute.