Il nuovo comitato si è presentato in occasione della tradizionale Fiera al Ponte sabato 17 e domenica 18 settembre ed è composto e sostenuto da cittadini che decidono di mettersi in gioco per difendere la storia e l’identità di Torrita e Montefollonico e per salvaguardare i servizi della cittadinanza tutta.
“Quella tra Torrita e Montepulciano sarebbe una fusione solo nel nome, solo nelle carte, ma in realtà sarebbe né più né meno che una annessione: il Comune più grande e più forte che si mangia quello più piccolo” – spiega il Comitato
“Magari con la promessa di un po’ di risorse per qualche anno, solo per pochissimi anni, che poi chissà se verrebbero ogni anno confermate da uno Stato sempre in cerca di risorse e pronto a tagliare. Ma che anche se confermate, non possono essere il prezzo pagato ai torritesi per rinunciare al loro comune. I torritesi non si faranno comprare. Quella con Montepulciano sarebbe un’ annessione senza motivo,visto che Torrita, comune con più di 5000 abitanti, non ha nessun obbligo non solo alla fusione, ma nemmeno all’associazione dei servizi. Può scegliere liberamente come collaborare e lavorare insieme ai comuni limitrofi, perché no, anche con Montepulciano, individuando ciò che serve davvero ai propri cittadini e che è più utile per l’intera area della Valdichiana. Ma senza cancellare il Comune di Torrita di Siena, senza farlo sparire” – continua il Comitato
“Perché poi insieme al Comune spariranno anche i servizi: ci verranno a dire che gli uffici postali, la caserma dei carabinieri e chissà quanti altri servizi ancora vanno razionalizzati, e dunque ne dovrà rimanere uno per comune. E se deve essere uno per Comune non saranno certo collocati nel territorio di Torrita, i servizi. Per questo la necessità di un comitato, aperto a tutti coloro che amano Torrita. Un comitato trasversale dunque, che non vuole fare guerra a nessuno, né tantomeno alla nostra Amministrazione comunale. Ma che nasce per spiegare ai cittadini come stanno davvero le cose, ed impedire all’Amministrazione torritese di fare qualcosa di cui la storia poi gli chiederebbe sarebbe uno scempio politico e istituzionale da cui non si potrebbe mai più tornare in dietro. Perché i Torritesi non avrebbero più il loro Comune, e il comitato a questo vuole dire un enorme NO insieme a tutti i cittadini”.