Dobbiamo tornare a crescere, restituire al territorio una solida economia, produrre ricchezza e distribuire lavoro. Con i nostri 342,43 Kmq. di terreno a fronte dei 113 di Castiglion Fiorentino, dei 45 di Lucignano, dei 40 di Foiano e dei 23 di Marciano , siamo il Comune “latifondista” della Val di chiana. Abbiamo più terreno noi di tutti gli altri ma non ne cogliamo l’opportunità, solo gli svantaggi. Centinaia di chilometri di strada da asfaltare, 91 frazioni da controllare, 44 cimiteri da mantenere, e poi il controllo su luce , acqua , gas, trasporti, scuole , campi sportivi, centri sociali ed ancora, case, capannoni, aree edificabili, senza dimenticarsi poi della domanda di salute e di sicurezza che proviene da tutto il territorio.
Il Comune , direttamente o indirettamente, è al centro di questo enorme rompicapo spalmato su ben 342,43 Kmq.
Eppure noi continuiamo a sostenere che questa sia terra di vantaggi e che proprio nella vastità sia il valore aggiunto. Noi continuiamo a ritenere che siamo seduti su di una miniera d’oro e che questo territorio è terra di speranza per tutti. Abbiamo la terra? Torniamo a produrre e fare sistema. Nel settore agroalimentare e nel suo indotto si sono persi 1500 posti di lavoro. Dobbiamo ricostruirli.
In un territorio così vasto attraversato da autostrada, superstrada e servito dalla ferrovia devono sorgere attività di trasformazione, conservazione e commercializzazione dei nostri prodotti. Qualcosa si è mossa nel settore viti-vinicolo dove scontiamo purtroppo enormi ritardi ed una concorrenza agguerrita dei comuni senesi e fiorentini ma è niente rispetto alle potenzialità del settore frutta, ortaggi e carni. Basta pensare alla scomparsa degli allevamenti di chianina ed alla riduzione ad 1/10 della produzione di carne suina per comprendere il disastro economico in cui stiamo precipitando. Questo è un Comune fermo, noi vogliamo farlo ripartire.
Teodoro Manfreda, Alberto Milani, Paolo Rossi –Forza Italia-
Roberto Pulicani -Rinnovamento per Cortona –
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E’ un bene che si torni a parlare, in modo diretto, del settore agroalimentare come investimento per l'economia del nostro territorio, dico finalmente perché non possiamo più contare solo nel turismo che pure rimane ambito d'eccellenza. Inoltre investire nell'agricoltura e nell'allevamento (e relativo indotto) non solo rappresenta per il territorio cortonese una continuità con antichissime tradizioni imprenditoriali, sociali e contadine ma, a quanto mi risulta, un settore che torna ad essere possibile sbocco professionale per le nuove generazioni.
grazie per il commento. Ci sono stati anni in cui, solo nel settore degli allevamenti, il 50% della produzione toscana era concentrato in valdichiana. L'assenza delle naturali imprese di trasformazione e conservazione ed una dislocazione degli allevamenti a "gattopardo" ne hanno decretato negli anni l'allontanamento a beneficio delle aree del centro-nord. C'è quindi molto da fare ma nulla è precluso alle persone...di buona volontà. Un cordiale saluto
Concordo pienamente con quanto affermato dal Sig. Romano SCARAMUCCI a proposito del rilancio del nostro settore agro-alimentare nonchè conservarne gelosamente le antichissime tradizioni.
Qualora tale importantissimo volano economico venisse riavviato, sicuramente tutto il tessuto economico della città di Cortona ne trarrebbe benefici sia in termini occupazionali sia in termini di nuove risorse.
Occorre pertanto ridare piena fiducia e sostegno a tutte quelle persone e/o imprenditori che vogliono continuare o dar vita a nuove imprese nel nostro territorio.
Buongiorno. Realtà imprenditoriali giovanili incentrate sulla produzione agro/alimentare "moderna e tecnologica" ma allo stesso tempo collegata alle antiche tradizioni locali tipiche del territorio, stanno ormai affermandosi soprattutto in Italia, sede unica di una biodiversità in questo campo che non ha eguali nel mondo. Pertanto ben vengano iniziative politiche in questo senso che aiutino a creare sviluppo, lavoro e benessere. Buona giornata.
Un saluto a tutti. I prodotti agroalimentari, perdono spesso l’effettiva identità di origine ed il relativo valore aggiunto. Gli obiettivi operativi consistono nello sperimentare, perfezionare e validare un modello organizzativo di qualificazione aziendale, incentivando e supportando le caratteristiche imprenditoriali del territorio attraverso la costruzione di un forte sinergismo tra istituzioni, imprese e territorio. Il nostro territorio ha enormi potenzialità dovute anche alla posizione strategica, dobbiamo quindi cercare di integrare agricoltura e allevamento per rilanciare l’economia Cortonese creando una “Filiera” dal campo alla tavola del prodotto alimentare: dalla produzione della Materia prima, alla trasformazione, commercializzazione e distribuzione. La scommessa per il futuro è quella di garantire qualità in tutti i passaggi del prodotto fino al consumatore finale. Se tale scommessa sarà vinta la Valdichiana potrebbe tornare ad essere la locomotiva del territorio.