Visto l’emendamento presentato dal gruppo consiliare de Partito Democratico alla Camera dei Deputati presso la Commissione Finanze al disegno di legge C. 5109, recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di affidamento e potenziamento delle procedure di accertamento”, dove si richiede l’adozione di un’aliquota IMU ridotta per gli anziani che acquisiscono la residenza anagrafica presso istituto di cura o sanitari a seguito di ricovero permanente.
Valutato che chi possiede una sola casa ma ha residenza altrove, deve pagare su quell’unica casa di cui è proprietario l’IMU nella versione più cara prevista per la e seconda abitazione, come gli anziani che non risiedono nella loro casa perchè si sono dovuti trasferire in casa di riposo o istituti di cura, si troveranno in questa situazione.
Appurato che per gli anziani ricoverati in ospizio la nuova tassa rischia di tradursi in una vera e propria beffa. Se hanno dovuto spostare la loro residenza nella casa di riposo e sono proprietari di un’abitazione questa verrà tassata come se fosse la seconda casa. Dunque con l’aliquota più alta e senza detrazioni.
Considerato che se il ricovero dell’anziano è “Permanente”, la casa lasciata vuota va valutata come una seconda casa. E quindi l’IMU da pagare passa dal 4 per mille al 7,6 per mille.
Valutato che secondo i calcoli ISTAT, gli anziani in questione, considerate anche le addizionali dei singoli Comuni potrebbero dover pagare tra 1500 e i 2000 euro in più rispetto a quello che avrebbero dovuto pagare se l’imposta fosse stata calcolata sulla prima casa. Soldi che vanno ad aggiungersi alle rette, sempre più care, delle case di riposo private e pubbliche.
Considerati anche i recenti fatti di cronaca che ci forniscono, uno spaccato dei disagi che in tempi di recessione si riversano maggiormente sui soggette più deboli come gli anziani, arrivando così a mettere in atto gesti estremi.
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
Ad attivarsi, presso gli organi competenti, per consentire la modifica della norma, introducendo la possibilità di non considerare l’adozione di un’aliquota IMU come seconda casa per il periodo di ricovero in cui gli anziani acquisiscono la residenza anagrafica presso istituti di cura o sanitari.
Atos Santicioli
Capogruppo
Democrazia e Solidarietà per Foiano
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