Il Partito Democratico, la Rifondazione Comunista ed i Socialisti di Foiano esprimono una decisa opposizione alla prospettiva di realizzazione di una centrale a biomasse nel proprio territorio. Alla base di tale orientamento delle forze di maggioranza non c’è nessuna preclusione rispetto alle centrali a biomasse ma solo la ferma bocciatura di uno specifico progetto che presenta aspetti negativi senza recare alcun vantaggio per il proprio territorio e comunità.
Il programma elettorale con il quale la lista “Democrazia e Solidarietà” si è affermata alle ultime amministrative prevede una politica di favore per le piccole centrali a biomasse la cui filiera sia a chilometri zero mentre il progetto di cui si discute contempla la contemporanea attivazione di ben sei centrali a biomasse nello stesso stabilimento, alimentate da materiale proveniente, addirittura, da paesi esteri.
Tale progetto non determina né uno sviluppo occupazionale né un indotto e comporta disagi legati all’aumento del traffico pesante su gomma in una zona densamente abitata nonché un impatto economico negativo per le attività alimentari e recettive che insistono nelle aree adiacenti.
Neppure si può parlare di attività produttiva vera e propria perché l’unico fine di questa iniziativa imprenditoriale è rappresentato dall’incentivo pubblico, quello sostenuto dalle famiglie con i propri consumi energetici, che, grazie all’espediente di realizzare sei piccole centrali da parte di sei piccole società, anziché una centrale più grande, verrebbe ingiustamente percepito nella percentuale maggiore.
Ciò che le forze politiche di Centrosinistra non accettano è la prevaricazione della volontà della locale popolazione; volontà che non sarebbe sacrificata in nome di un interesse superiore ma solo in nome di un interesse economico particolare