L’evidente forzatura, istituzionale e non solo, concretizzata dalla PowerCrop con la presentazione della domanda di assoggettabilità alla procedura di VIA per la costruzione dell’inceneritore a biomasse in Loc. Poggio Ciliegio, dimostra una certa – come dire – arroganza, con la quale tutte le potenti multinazionali dell’era moderna si rapportano con un territorio sul quale vogliono fare profitti ma che non è di loro proprietà: non può intendersi altro che così, infatti, quando siamo di fronte a quanto sottoriportato:
In occasione dell’ODG approvato dal Consiglio Regionale il 20.7.2011, avente per oggetto la riconversione dell’ex zuccherificio e l’eventuale localizzazione della centrale, il Presidente Rossi afferma testualmente che “Se noi pensiamo che l’insediamento debba essere fatto nell’area ex Sadam, come sarebbe stato giusto fin dall’inizio, noi siamo pronti a dare il nostro supporto”. Con il blitz della richiesta di localizzazione a Poggio Ciliegio, si fa spregio della volontà della Regione Toscana e si denota insensibilità istituzionale;
La Legge della R.T. n. 11/2011, recante <Disposizioni in materia di installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di energia>, all’art.7 stabilisce che le province devono procedere alla perimetrazione delle aree agricole di particolare pregio paesaggistico/ambientale, da escludere per l’installazione di impianti (fotovoltaici, ma – per analogia ed anzi a maggior ragione perché più impattanti per la salute e l’ambiente – anche quelli a combustione): la Provincia ha inserito Poggio Ciliegio in tale perimetrazione, ritenendola non adatta ad ospitare tali installazioni. Altro spregio, quindi, questa volta nei confronti della Provincia;
A più riprese il Sindaco di Arezzo, che si ritroverebbe l’inceneritore (o centrale che dir si voglia) a biomasse dietro l’uscio di casa, ha manifestato giustamente ferma contrarietà a tale ipotesi (anche perché i cittadini residenti a Poggio Ciliegio vivrebbero lo stesso dramma di quelli di S. Giovanni V.no rispetto a Podere Rota, che insiste nel Comune di Terranuova, cioè si sorbiscono il disagio della discarica e nessuna compensazione in cambio…becchi e bastonati). Ultimo “dispetto” – perciò – a Fanfani.
Ma forse lo spregio peggiore è quello nei confronti della Valdichiana tutta, meravigliosa terra caratterizzata dal buon vivere e da colture ed allevamenti con marchi di qualità, che sarebbe irrimediabilmente compromessa da uno stabilimento insalubre che utilizza la combustione come modalità operativa.
Federazione della Sinistra (PRC-PdCI) di Arezzo
Lista “Sinistra per Arezzo”
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