Ancora una volta assistiamo ad uno stravolgimento della realtà. Il Sindaco Agnelli nasconde abilmente le proprie mancanze amministrative, prendendosi i meriti per atti e vantaggi per la comunità castiglionese, che derivano direttamente dalla gestione della giunta Fabianelli e di cui oggi lui può farsi vanto pur non avendo alcun merito. Ma andiamo con ordine. La Delibera di Consiglio n. 42 del 9 agosto 2013 “Ricognizione sulle partecipate”, messa in essere dalla giunta Fabianelli aveva lo scopo di fare una ricognizione delle aziende partecipate del Comune: Castiglioni Innova, AISA spa, Coingas, Tiemme, Arezzo casa spa, Polo Universitario, Nuove Acque.
Proprio su Castiglioni Innova, il sindaco Agnelli dimostra ancora una volta di avere poche idee e piuttosto confuse; infatti Amministrazione Comunale e Cda della Società, presieduto dall’Ingegner Iraci, concordarono la riduzione da spa a srl, in quanto già nel 2013 la società aveva esaurito le proprie competenze avendo venduto tutti i terreni, acquistati da soggetti privati, a tutto vantaggio del tessuto economico castiglionese, con imprenditori che hanno scelto il nostro territorio per investire, innescando un meccanismo imprenditoriale che ha avuto ricadute occupazionali importanti. Con la stessa Delibera n. 42 il Consiglio Comunale ha autorizzato questa trasformazione da spa in srl. Questo ha permesso di ridurre al minimo i costi di gestione, consentendo di usufruire ed infine entrare in possesso di una struttura essenziale per i servizi: il capannone di rimessaggio mezzi del Comune. Questo immobile, strategico per la nostra comunità, è composto da 4 lotti per circa 7300 mq, con tettoia di circa 800 mq, piano terra di 548 mq e piano superiore 548 mq circa. Il rischio era che, causa il dissesto, questo enorme capannone dove sostano tutti i mezzi e vengono riposti tutti gli attrezzi ed i materiali, andasse perduto, poiché il Comune, per un certo numero di anni, non ha pagato l’affitto. Evidentemente questo passaggio è sfuggito al sindaco Agnelli, così come sfugge ancora oggi che, proprio grazie al valore dell’immobile, Castiglioni Innova, ha potuto accedere ad un mutuo a tasso agevolato. Ma, nonostante la lunga militanza politica, Agnelli confonde ancora debito e mutuo: forse è più facile pagare un privato per conservare i nostri pulmini?
Inoltre il sindaco Agnelli, cerca di sminuire gli oltre quattro milioni di Euro che grazie alla giunta Fabianelli, in collaborazione con l’Organo di liquidazione, sono giunti nelle casse del Comune. Tutti questi sono fatti, oggettivi e riscontrabili dagli atti; così come sono fatti concreti il finanziamento per il Ponte di Santa Lucia, lo stanziamento sulla Reglia dei Mulini (bloccati dal 2008), l’adsl nelle scuole e la rimessa in funzione e potenziamento telecamere di controllo nel centro storico, tutti atti messi in essere entro il maggio 2014.
Niente abbiamo visto invece da parte dell’Amministrazione Agnelli, anzi no. Abbiamo invece assistito ad un pasticcio sulla viabilità che è sotto gli occhi di tutti. Una strategia confusa che taglia fuori la Val di Chio, aumenta il traffico sulla SR71 creando disagio agli utenti. Per non parlare dei ventimila euro regalati al Serristori per il Servizio con Pulmino per disabili, avendo in organico autisti inutilizzati in Comune. Anche sul piano dei servizi alle famiglie, il millantato risparmio sulle rette dei bambini frequentanti il Nido è andato a vantaggio dei gestori delle strutture, anziché delle famiglie come la giunta Fabianelli aveva deliberato; e quali sono le conseguenze? La chiusura del Nido di Montecchio, con la diminuzione di scelta per i cittadini.
A questo punto la domanda nasce spontanea. Chiuderemo il dissesto nel 2015 come programmato dall’ Amministrazione Fabianelli? Noi crediamo che, considerate le spese per incarichi conferiti a tecnici (vedi sezione “Amministrazione trasparente-Consulenti” nel sito del Comune), considerato anche l’Assessore in più , tutto questo non sarà possibile. Un primato il sindaco Agnelli però può vantarlo. Sta trasformando Castiglion Fiorentino nel comune delle tante Ciminiere, visto che ne ha fatte autorizzare un nutrito numero di tutte le dimensioni, trincerandosi dietro il vuoto normativo e incolpando Regione e Provincia. Il tempo delle speranze e delle promesse è finito e un sindaco taglia nastri non serve ai castiglionesi: ora servono atti concreti e soprattutto serietà e competenza, ma per ora nulla si vede all’orizzonte.
Associazione Per Castiglioni
[.noresp.]
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