La riconversione della ex Sadam di Castiglion Fiorentino in impianto a biomasse sarà inserita come priorità nel prossimo Piano energetico regionale, ma riaprendo il confronto con tutti: è il punto messo a segno oggi in Consiglio regionale dove il Pdl era autore di un documento che è poi confluito in un atto bipartisan col sostegno di tutto l’arco consiliare (Lega Nord e maggioranza) tranne l’Udc. Il fatto è salutato con soddisfazione dai Consiglieri regionali del Pdl Paolo Ammirati (Vicecapogruppo) e Stefano Mugnai, il Vicepresidente della Commissione Sviluppo economico Nicola Nascosti, il membro della medesima commissione Marco Taradash e la Portavoce dell’Opposizione Stefania Fuscagni:
«Da anni diciamo che sulla riconversione dell’ex Sadam di Castiglion Fiorentino in provincia di Arezzo è necessaria chiarezza da parte di tutti, a partire dalle istituzioni, nonché certezze per le giuste esigenze ambientali ed occupazionali. Per queste ragioni – affermano – il documento presentato dal Pdl e confluito in un atto bipartisan rappresenta un passo avanti nella direzione da noi auspicata».
«Il nuovo documento – spiega il Pdl – chiede che si apra una fase di trasparenza e di concretezza che faccia piena luce su tutti gli aspetti di una vicenda nella quale si sono susseguite accelerazioni, brusche frenate e scontri (spesso alimentati anche dalla politica locale e comunale) tra i diritti dei lavoratori, i bisogni occupazionali e le necessarie ed irrinunciabili tutele della salute e dell’ambiente. Come Pdl abbiamo portato all’attenzione quelli che da sempre sono i nostri punti fermi: compatibilità e sostenibilità ambientale, garanzie occupazionali, condivisione delle politiche compensative per il territorio. Oggi, insomma, si apre una pagina nuova per la Valdichiana e per tutta la Provincia di Arezzo e si chiude, speriamo definitivamente, la commedia degli equivoci, tra promesse mancate e fughe in avanti. Sarà nostra cura, in particolare, ridare a tutta una comunità la giusta serenità superando quelle divisioni che qualcuno ha usato come comodo scudo. Va da sé che siamo soddisfatti: chiedevamo una ripartenza e una nuova fase di confronto a condizioni diverse e da condividere insieme. E’ quanto abbiamo ottenuto sapendo trovare la giusta sintesi tra le posizioni di tutte le persone di buon senso che sanno che le politiche ambientali possono e debbono coniugarsi con quelle occupazionali e di sviluppo»
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