Il 27 giugno 2012, la RSU dell’ex zuccherificio di Castiglion Fiorentino e le OO.SS. provinciali hanno incontrato il sindaco, il vice-sindaco e l’assessore all’Ambiente del Comune.La RSU e la Fai-Cisl di Arezzo, nell’occasione, hanno espresso, in modo chiaro e netto, la loro assoluta contrarietà per il contenuto dell’atto di indirizzo approvato, nei giorni scorsi, dal consiglio comunale castiglionese: è molto preoccupante che l’amministrazione comunale consideri, in una fase economica negativa come l’attuale, un consistente progetto di investimento “… non in linea con le linee strategiche del comune ….”.
Preoccupante anche per quanto sostiene il decreto “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo” (art. 29 del decreto legge 5/2012), secondo il quale i progetti di riconversione rivestono carattere di interesse nazionale.
Per il sindacato, il documento approvato dall’assemblea consiliare rappresenta un’indebita e inopportuna invasione di campo della peggiore politica nel merito di un procedimento, quello riguardante il giudizio di assoggettabilità alla VIA da parte della Conferenza dei Servizi, che ha una natura esclusivamente tecnica ed amministrativa.
Negli ultimi mesi si sono succeduti, a Castiglion Fiorentino, tre amministrazioni comunali ma anche mille posizioni diverse in merito alla riconversione dell’ex-zuccherificio: la RSU e la Fai-Cisl di Arezzo ritengono, anche in considerazione dell’atto consiliare recentemente approvato, l’amministrazione comunale responsabile, per quanto di sua competenza, della situazione in cui si trovano, purtroppo da molti anni, i lavoratori dell’ex Sadam.
A tal proposito è bene ricordare che l’attività dello zuccherificio è stata interrotta non a seguito di un problema economico o finanziario, come purtroppo sta succedendo in molte realtà aretine, ma a causa di una scelta della politica, nel caso la riforma dell’OCM zucchero (Regolamento CE N. 318/2006 poi recepito dalle Legge 81/2006) e la politica sta purtroppo, dopo 6 anni, negando la possibilità ai lavoratori ex-Sadam di avere un’occupazione e un reddito stabile.
In considerazione dell’esito negativo dell’incontro con i rappresentanti comunali e soprattutto del contenuto dell’atto di indirizzo del Consiglio Comunale, la RSU e la Fai-Cisl aretina valuteranno, nei prossimi giorni, eventuali iniziative volte a tutelare gli interessi dei lavoratori ex-Sadam.