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Ex Discarica Barattino, iniziative di cittadini e forze politiche di opposizione

Cosa succede alla ex discarica del Barattino?

Di Carola Loretta Lazzeri

Sollecitati a più riprese da molti cittadini, preoccupati per la sorte dei territori circostanti la ex discarica del Barattino, i primi dello scorso settembre abbiamo inviato al Comune di Cortona e al corpo Forestale dello Stato una segnalazione, con allegate foto, delle condizioni dell’area circostante  la ex discarica

; le foto testimoniavano una cospicua quantità di residui  scuri nei  fossati circostanti, la rete di recinzione in più  parti rotta  e una notevole quantità di rifiuti ingombranti abbandonati.

Trascorso un congruo periodo, non avendo ricevuto risposta, abbiamo voluto ripetere a più riprese  e in più persone dei sopralluoghi per verificare lo stato del sito senza peraltro violare alcun divieto. Abbiamo effettivamente rilevato la riparazione di alcuni varchi della recinzione e una parziale rimozione dei rifiuti abbandonati all’esterno. Proseguendo nella “passeggiata” però ci ha incuriosito  l’ improvvisa interruzione delle tracce melmose da liquido scuro ( considerare che era un periodo di estrema siccità). Abbiamo pertanto seguito un verosimile percorso in discesa, arrivando a identificare un fossato, dal lato della vicina superstrada Siena – Perugia, alimentato da un tubo, proveniente dalla direzione della discarica, sino a formare una gorga di un preoccupante liquido scuro. Da lì ,considerarlo  eventuale percolato è stato puro esercizio di logica.

Effettuando una ricerca  tramite siti web ci siamo imbattuti nell’ultimo  Piano per la Gestione dei Rifiuti della provincia di Arezzo , datato 08-01-2013, e siamo saltati sulla sedia quando come allegato alla discarica Barattino abbiamo  rinvenuto il documento datato  31.01.1996  dal quale risulta ancora in attività.

A questo punto, insoddisfatti e preoccupati , chiederemo alle Autorità competenti di fare luce sul fine vita di questa nostra ex discarica perché sappiamo che esistono, oltre al divieto comunitario di aprirne di nuove, severe procedure di gestione della morte di quelle in disuso. Procedure che prevedono monitoraggi seri, severi, costosi e costanti da parte dei   soggetti responsabili . Crediamo che un territorio come il nostro, che da quelle parti  vanta  produzioni agricole anche di grande prestigio, oltre a strutture ricettive e abitazioni,  debba essere tutelato e protetto dalle prevedibili, previste e pericolose conseguenze di anni e anni  di deposito di rifiuti indifferenziati . Un territorio che anche la legge considera  “malato” per decine di anni.

 

La segnalazione inviata al NOE (nucleo operativo ecologico dei Carabinieri), al Corpo forestale dello Stato, all’ARPAT ed al Comune di Cortona.

I sottoscritti cittadini,

VISTO che all’inizio dello scorso mese di settembre alcuni cittadini hanno denunciato, tramite lettera raccomandata, che intorno alla ex discarica del Barattino era facilmente visibile un fosso riempito con un liquido nero che a causa dell’ubicazione, con ottime probabilità, può essere percolato;

VISTO che organi del Comune di Cortona, nonostante non abbiano risposto formalmente, hanno fatto sapere di provvedere con un immediato intervento;

VISTO che nei giorni scorsi, i sottoscritti cittadini sono ritornati ai confini dell’ex discarica ed hanno verificato che in effetti l’intervento era avvenuto ma si era probabilmente limitato al ripristino della rete di recinzione in quanto il liquido era ancora presente;

VISTO che, approfondendo il sopralluogo, i sottoscritti hanno verificato che nella scarpata della locale superstrada Bettolle-Perugia è stato posizionato un tubo e che il fosso sottostante contiene lo stesso liquido nero presente a poche metri di distanza dall’interno del recinto dell’ex discarica;

VISTO che tale sopralluogo, seppur parziale, fa nascere l’ipotesi che si sia tentato di disperdere nell’ambiente circostante il percolato che esce dalla discarica;

VALUTATO che siamo entrati nel periodo stagionale in cui la piovosità è massima per cui si rischia che il liquido nero presente nei fossi venga velocemente assorbito dalle falde acquifere sottostanti;

TENUTO CONTO che la presenza di percolato nelle falde acquifere può rappresentare un gravissimo pericolo sia per le persone che utilizzano l’acqua dei pozzi circostanti, sia per i terreni agricoli limitrofi che, tra l’altro, producono i vini fra i più prestigiosi del nostro territorio;

CHIEDONO

Che venga effettuato con la massima celerità possibile un sopralluogo per verificare quello che sta succedendo all’ex discarica del Barattino di Cortona;

Che vengano adottate tutte le misure possibili per evitare che l’eventuale presenza di percolato smaltito per dispersione nel terreno causi disastri ambientali in un territorio con molte abitazioni destinate anche a ricezione turistica e con alta concentrazione di produzioni agricole di qualità.

Allegano la seguente documentazione fotografica (raccolta prime delle piogge):

Immagine del fosso posto all’interno della recinsione dell’ex discarica del Barattino di Cortona contenente il liquido nero identificabile come percolato;

Immagine di un pannello di eternit (SIC!!) che copre la parte finale del fosso;

Immagine del tubo che esce nella scarpata della superstrada;

Immagine del liquido presente nel fosso sotto il tubo che esce nella scarpata della superstrada.

Firmato da: Carola ‘Loretta’ Lazzeri, Luisa Borri, Anna Maria Bianchi, Daniela Banelli, Andrea Mazzeo, Matteo Scorcucci, Claudio Borri e Enzo Moretti.

 

Cosa chiediamo al Comune?

Di Matteo Scorcucchi

Già i primi di agosto mi ero interessato al problema della gestione della fase post-mortem della discarica del Barattino; l’Assessore Andrea Bernardini mi ha risposto, i primi di settembre, che la gestione da parte della ditta Sogepu era conclusa con il 2013 e non era stata sottoscritto nessun appalto per continuare la gestione. Per la precisione, l’Assessore ha dichiarato che da allora (primo gennaio 2014) la discarica è gestita direttamente dal Comune.

I fatti avvenuti immediatamente dopo e, soprattutto, la scoperta che esiste la possibilità che ci sia una perdita di percolato visibile nel terreno circostante la discarica stessa impongono che approfondisca come questa gestione “diretta” sia stata realizzata.

Le leggi in merito sono molto chiare e precise nella consapevolezza che una discarica continua ad essere considerata una “bomba ecologica” per 30 anni dalla sua chiusura.

Prevedono, infatti, che vengano fatti, oltre allo smaltimento corretto del percolato raccolto, delle analisi periodiche su tutta una serie di indicatori. Li elenco:

Controllo del percolato (volume e composizione);

Controllo della composizione della acque superficiali di drenaggio

Controllo della qualità dell’aria (Immissioni gassose potenziali e pressione atmosferica)

Controllo della composizione del gas di discarica;

Controllo delle acque sotterranee (livello di falda e composizione);

Controllo del comportamento d’assestamento del corpo della discarica.

Sarà mia cura verificare che questi controlli siano stati fatti con la cadenza prevista dalla legge. L’ambiente e la salute sono argomenti che vanno presi con la massima attenzione possibile.

 

La valutazione politica.

Di Andrea Mazzeo

Quando si parla di ambiente nel Comune di Cortona si tocca sempre un tema a cui molti cittadini sono sempre più sensibili. Se a questa sensibilità si combina almeno un ventennio di mancanza di visione e strategia politica, sottovalutazioni, grossolane semplificazioni nella gestione del territorio, per non dire assoluta mancanza di considerazione per le tematiche ambientali, il risultato finale può essere uno solo: si tocca un nervo scoperto che fa male, molto male. Un nervo che non può essere curato se i cittadini prendono coscienza di quanto gli sta accadendo attorno e sopra di loro. A quel punto il dolore di un certo modo di fare politica può essere il volano per un’idea di partecipazione vera, di messa al bando di una gestione della macchina comunale inadeguata nel migliore dei casi. Dall’agonia di questa classe politica può nascere la politica nuova. Ciò che ci resta da fare è rimboccarci le maniche, con umiltà, ma con la determinazione necessaria quando ci si pone obiettivi importanti, non per questo o quel gruppo, paese o frazione, ma per il “bene comune”. Quando ha cominciato a circolare interesse nell’opinione pubblica per l’ex discarica del Barattino era palpabile la sensazione che qualcosa non filasse liscio nella propaganda dell’amministrazione che, di fatto, ad oggi ha la responsabilità della gestione della zona. Ora che molti cittadini presentano delle doverose segnalazioni rivolte ai nostri amministratori la politica ha il dovere di dare delle risposte. Quando si gestisce una discarica, si ha a che fare con l’ambiente.. e con i soldi. Quando questi soldi (necessari per gestire l’intero ciclo della discarica fino alla sua “morte”) vengono incassati, un’amministrazione seria (nemmeno di sinistra, dico proprio “seria”) ha il dovere di custodire le somme per poter fronteggiare effettivamente per molti anni la gestione di una discarica chiusa. La gestione di problemi come quello del percolato non è una cosa da poco, è una cosa molto seria su cui non ci si può permettere di scherzare. Vignini prima e Basanieri poi hanno valutato il rischio di una probabile bomba ecologica nel nostro territorio? Oggi che numerosi cittadini, senza altro scopo che segnalare un possibile pericolosissimo problema, si stanno mobilitando per difendere l’ambiente e la trasparenza della spesa pubblica del nostro Comune, non sarà possibile per nessuno nascondersi di fronte a delle responsabilità da accertare. Che sono proprie, del Comune in questo caso. Proprio qui sta la forza, l’unica forza secondo me, di cambiare registro a Cortona. Una mobilitazione sincera, spontaneamente civica e senza doppio giochismi. Questo è l’ennesimo caso che dimostra quanto sia necessario “pulire” prima il Comune di Cortona, la sua macchina politica. Le numerose simpatie che si raccolgono su queste tematiche vanno fatte capitalizzare per mettere in pratica un reale cambiamento. Simpatie che, forse, dimostrano anche quanto sia necessario uscire da un complesso di inferiorità che ci viene martellato ogni giorno dalla propaganda spicciola dei dirigenti del PD. Si, perché io credo fermamente che su questo e tanti altri punti la vera maggioranza, tra la gente, siamo noi!

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti
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