I “Democratici per Castiglioni” hanno già avuto modo di dire che l’80% del programma della lista “Libera Castiglioni” è un copia-incolla delle iniziative portate avanti negli anni passati dalle giunte di centro-sinistra. “Per cui non possiamo che sottoscriverle – spiega il candidato a sindaco Luigi Bittoni – C’è però anche una parte che non ci piace per niente e che dimostra l’approssimazione con cui Mario Agnelli si approccia ai problemi del governo”.
1) Come si può pensare che per garantire diritti fondamentali dei cittadini (sanità, istruzione, assistenza), questi ultimi debbano andare in banca a fare un mutuo, così come proposto nel loro programma, anche se con la consulenza del Comune? Questi diritti sono universali e devono essere garantiti a tutti. 2) Non ci piace l’idea di privatizzare il trasporto scolastico. Alcuni servizi, come mense e trasporti, devono rimanere sotto il controllo del Comune; 3) Non ci piace l’idea di affidare ai privati le strutture sportive. Queste devono essere date in convenzione alle associazioni sportive del territorio; 4) non ci piace l’idea di trasformare gli ex Macelli in una specie di mercatino. Crediamo che quella struttura possa avere ben altro utilizzo. Per esempio una struttura destinata ad incrementare il turismo; 5) Non ci piacciono le promesse fatte “a vanvera” riguardo al Santa Chiara, per cui la proprietà del collegio dovrebbe essere trasferita ad una fantomatica Fondazione. Mario Agnelli dovrebbe sapere che ci sono vincoli precisi per quell’immobile e che tale proposta è inattuabile; 6) Non ci piace l’idea di realizzare nell’area ex Zuccherificio un grande mercato agricolo per problemi di logistica (aumento del traffico) e impatto ambientale (cementificazione). Crediamo che sia più fattibile un progetto legato allo sport e al turismo; 7) Non ci convince l’idea di mettere ai musei dei volontari: la cultura deve diventare un bene economico a tutti gli effetti, per cui è meglio dare la gestione dei musei e del teatro a cooperative o imprese di giovani castiglionesi. “Tutte queste cose – puntualizza Bittoni – dimostrano che Mario Agnelli e la sua lista hanno un’idea privatistica del Comune. Se guardate bene, si parla solo di privatizzare i servizi e togliere al Comune e ai cittadini la possibilità di controllo. Noi, al contrario, crediamo che in un momento di così grande difficoltà, il Comune debba mantenere per intero le sue prerogative, guardando all’interesse collettivo e non a quelli dei privati”. Le nostre proposte vanno in questa direzione, coniugando l’efficienza amministrativa con l’equità sociale. Se passassero le idee di Agnelli, chi gode di un buon reddito starebbe ancora meglio e chi invece lotta tutti i giorni per far quadrare i conti, si troverebbe ancora più in difficoltà”.