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Daniele Chiezzi si candida a Montepulciano: i perchè di una scelta

Sono stato sollecitato da più parti a mettermi a disposizione, data l’insoddisfazione diffusa per la politica locale. Montepulciano da anni sta subendo un declino amministrativo ed economico assolutamente immeritato, per la sua storia e per la posizione geografica che occupa. Esisteva un sistema locale che faceva giustamente perno su Montepulciano, che invece ha subito, dalla centralità senese, un abbraccio sempre più mortale.

 

Questa la maggior colpa del PD locale (e non la sola, ad esempio: tutto bene con il Regolamento Urbanistico? E con le destinazioni delle risorse? E la determinazione dei criteri, come le graduatorie per gli asili?), ma non è che le opposizioni, fino ad oggi scese in campo, abbiano fatto qualcosa di sostanzioso per contrastare tale declino.

Credo che le città come Montepulciano debbano tornare in mano ai cittadini. E per tali non intendo certo i “grillini”, dimostratisi capaci di demolire, ma assolutamente non di costruire, ove pure abbiano assunto posizioni di potere.

Né mi convincono le attuali altre candidature locali di opposizione, figlie di particolarismi politici a sfondo personale, senza alcuna progettualità di aggregazione dalla base della cittadinanza.

Mettermi in gioco – benché sollecitato – è certamente un impegno importante e complesso, frutto, però, della spinta che comunque nasce dal vivere nella società civile, dal toccare con mano i problemi quotidiani della gente.

Ciò nasce, dunque, per la sempre più percepita necessità di impegnarsi in prima persona (ed in questo riecheggiano in me anche le recenti parole di Papa Francesco: “Un buon cattolico si immischia in politica”), al fine modificare il trend negativo attuale, desolatamente toccato con mano, ad esempio, con la battaglia – per adesso persa – per salvare il tribunale di Montepulciano: troppo pochi eravamo a combattere e troppo modesto, in concreto, il sostegno della politica locale (tutta, non solo quella di maggioranza).

Altre cose sono a rischio: l’ospedale di Nottola, gli uffici finanziari, il polo scolastico, per citare soltanto i più evidenti. Ma c’è un mondo di piccole attività locali in estrema sofferenza: piccole imprese, attività artigianali, terziario. Ogni pezzo di struttura del sistema locale che se ne va pregiudica ciò che resta, togliendo, a caduta, delle risorse dal territorio.

Montepulciano non può ridursi ad una cartolina turistica, per sé e per i Comuni di tutta l’area sud della provincia di Siena, necessitando un centro amministrativo più consono al territorio, staccato da quel Capoluogo distante per chilometri di strada e per attenzione, dimostratosi troppo avvitato su sé stesso ed ormai autodistruttosi insieme al Monte dei Paschi.

Insomma dobbiamo andare avanti, ma anche recuperare certi valori “strutturali” che qui ci sono già stati nel passato.

Ecco il perché di una lista civica – cercando di ripercorrere il modello Pienza, che si è dimostrato già vittorioso – perché ad ogni livello di governo, sia il piccolo consiglio di quartiere, sia quello nazionale, soltanto ove diventi concreta una possibilità di alternanza, sarà possibile migliorare la capacità di gestire gli interessi generali della collettività rappresentata, eliminando quelle stratificazioni che tendono a dare vantaggi a pochi, a discapito di tutti gli altri.

Sono dunque, da oggi, a disposizione di chiunque voglia collaborare a questo progetto di rinascita poliziana:

presenteremo una lista che porterà il mio nome – quale candidato a sindaco – per Montepulciano, aperti ad ogni contributo.

Daniele Chiezzi

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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