Gigliola Mari vuole entrare nel merito della corruzione, cancro antico come l’evasione fiscale del nostro paese. Sig. Presidente del Consiglio Renzi, riguardo il caso ( mafia – capitale) non bastano le sue dichiarazioni. Non possiamo più sopportare quanto avviene, i cittadini onesticome la sottoscritta ex lavoratrice ora pensionata hanno dato tutto per il nostro paese e ora chiedono a lei il conto.
Troppo facile parlare quando il suo ministro del lavoro (anche se non è indagato) si trovava a quella cena insieme al mafioso Buzzi a festeggiare il pro soluto ottenuto per la cooperativa medesima (notizia pubblica). Poi si offende perché lui non sapeva!
La sua carica di quell’epoca da presidente nazionale Lega Coop, gli dava il diritto dovere di sapere.
Doveva vagliare le condizioni di tutte le cooperative associate, dei loro bilanci, dei loro appalti, delle condizioni di lavoro dei diritti dei soci lavoratori e di tutti coloro che essi assistevano.
Fare lo smercio, il mercato delle persone, che fuggono dalle persecuzioni , dalle guerre, dalla fame è molto più che vergognoso non è degno di un paese civile.
Io ho lavorato nel terzo settore è mi ribello con tutte le mie forze a tutto ciò.
Sig. Presidente avete approvato un Jobs Act che taglia per sempre ai nostri figli e nipoti, ai lavoratori che hanno perso il lavoro, la possibilità di averne uno che consenta loro di vivere e di formarsi una famiglia non di essere schiavi come coloro che sono nei centri di accoglienza del Sig. Buzzi.
La vostra riforma del mercato del lavoro da la possibilità alla aziende di demansionare l e persone e di controllarle anche con telecamere a distanza.
Io non ho mai difeso i cosiddetti lavativi, ma ciò è inconcepibile oltre che immorale.
Senza la politica, senza chi amministra c’è la dittatura.
Ma adesso noi chiediamo alla medesima di essere pulita e onesta, noi vogliamo che coloro che amministrano in tutti i luoghi siano persone al di sopra di ogni sospetto.
Persone che lavorino per gli interessi della comunità, che li ha eletti.
Prima regola onestà e moralità , dal momento che si parla di riforma elettorale e di capilista bloccati.
Non è cosi che si eliminano le mele marce! I primi a dare il buon esempio devono essere loro. Nella finanziaria Sig. Presidente del Consiglio faccia un decreto urgente (dal momento che ne ha fatti molti).
Per far ripartire l’economia servono i soldi delle corruzioni e dell’evasioni fiscali, molti soldi da usare e confiscare?
Non è con questa riforma del lavoro che riparte l’economia, se si continua a far pagare tutto ( sempre ai soliti noti).
Saremo presto molto presto una società di soli poveri. Non lo dico io ma l’Istat, la Caritas, COSI NON VA. I cittadini onesti sono stufi ora basta . La politica quella vera della quale anch’io ne faccio parte ne tragga le conseguenze.
MARI GIGLIOLA
SEL Coordinamento Provinciale e Coordinamento Sel della Valdichiana
Iscritta CGIL
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