Come già ampiamente fù detto dal Segretario dell’Unione Comunale del Partito Democratico di Cortona nella nota destinata al Partito della Rifondazione Comunista di Cortona ed in particolar modo ai suoi due rappresentanti che fanno parte della maggioranza che Amministra il Comune di Cortona, di prendere le distanze dalle parole dette e scritte dal loro Segretario in quanto irricevibili, offensive sia Politicamente che personalmente, mi sento in dovere, verso tutti gli iscritti e simpatizzanti del PD, gli amministratori e verso me stesso di prendere una propria posizione in quanto capogruppo della Componente PD in Consiglio Comunale, anche a sostegno del Sindaco Vignini nella non facile decisione di ritirare le deleghe all’esponente di Rifondazione Comunista, Arch. Gabriella Mammoli, presente in Giunta.
Tutto ciò deriva dal fatto che dall’incontro fatto già nel mese di ottobre,fra le Segreterie dei Vari Partiti che compongono la Maggioranza, ad oggi non si leggono e non ci sono prese di posizione contro quelle parole quantomeno dai due rappresentanti (Vice Sindaco e Consigliere Comunale).
Tutto ciò è incomprensibile, perché nelle scelte politiche, nell’attuazione di programma, negli obbiettivi da raggiungere possiamo avere anche visioni diverse che discusse serenamente possono essere, se vogliamo anche un valore aggiunto, ma se questo scade nelle offese toccando anche affetti personali e si arriva anche a mettere in discussione l’integrità morale e la serietà delle persone che nella propria vita politica, fatta di volontariato, passione, semplicità, senza nulla chiedere e nulla pretendere, ma spesso sottraendo tempo alle famiglie,ai figli, al proprio tempo libero, allora questo è inaccettabile.
Nessuno, e ripeto nessuno può permettersi di accusare o offendere la mia figura politica e privata, come io, in tutti questi anni, non mi sono mai permesso di offendere persone che la pensano politicamente diversamente da me e chi lo fa dimostra tutta la pochezza sia intellettiva che politica che ha.
Quando una persona ricopre un incarico politico, in questo caso Segretario, non può pensare che quello che dice o scrive, ripetutamente, come privato può essere scisso dalla politica a meno che non si voglia nascondere o trincerare in una insicurezza politica non avendo il coraggio o la forza di parlare con il ruolo che ricopre prendendosene tutte le responsabilità, ed in questo caso se cosi fosse sarebbe stato bene, per se e per il partito che rappresenta che si fosse dimesso.
Questo naturalmente valeva anche per chi rappresentava il partito di Rifondazione Comunista in Giunta a Cortona, in quanto non avendo preso le distanze da quanto detto dal proprio Segretario, lo ha avallato nel significato, nel contenuto e nella sostanza.
Certo che è difficile pensare di attaccare e offendere il proprio compagno di viaggio e poi con questo continuare come se nulla fosse accaduto, forse sarebbe stato meglio che il Vice Sindaco, le dimissioni le avesse date per non essere anch’essa omologata nelle accuse fatte ai colleghi di maggioranza.
Abbiamo aspettato cosi tanto tempo perché si svolgesse pure il Congresso di Rifondazione Comunista nella speranza che da ciò emergesse anche un piccolo segnale di discontinuità con il passato, ma la stessa rielezione del Segretario precedente conferma il fatto che l’intero partito non si è dissociato, e pertanto condiviso, dalle parole usate nei confronti del Partito Democratico di Cortona.
In questi anni, il Partito Democratico e Il Partito della Rifondazione Comunista, hanno amministrato il Comune di Cortona in una condivisione di un programma sottoscritto ad inizio di legislatura, anche se talvolta non abbiamo avuta la stessa visione delle cose, ma sempre ricondotte nel giusto alveo della condotta, ma se si pensa di essere di governo e di lotta attaccando il partito di maggioranza usando la terminologia usata lo dobbiamo leggere, che la loro volontà di proseguire il percorso nella maggioranza di questo Comune sia terminata.
In un matrimonio sono frequenti le discussioni, fino a che queste non scadono in insulti e accuse o continue prese di posizioni differenti, se si arriva a questo non vi è che una strada, il divorzio, in politica vale la stessa regola.
Il tempo è scaduto, a fatto bene il Sindaco Vignini a togliere le deleghe al Vice Sindaco, esponente del Partito della Rifondazione Comunista, non ci sono giustificazioni alle parole usate dal Segretario del suo stesso partito, come non ci sono state giustificazioni in questi giorni da parte dello stesso Vice Sindaco, credo sia giusto non accettando questo comportamento, prendere atto del fatto che Rifondazione Comunista si sia voluta tirare fuori da questa Maggioranza.
Nevio Polezzi
Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale di Cortona
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