Cortona…e le sue ombre

{rokbox title=|  Luciano Meoni :: Capogruppo PdL per Cortona |}images/stories/meoni.jpg{/rokbox}In questi anni ho speso tutte le energie per una battaglia tesa alla legalità e trasparenza amministrativa,  battaglia supportata   da molti cittadini,  che chiedono chiarezza sul lavoro svolto dall’amministrazione comunale e non solo. Francamente non avrei mai pensato di trovare “ostacoli”  così alti, come ho già  avuto modo di spiegare nel mio modesto libro ( la politica oltre il muro ),  non avrei mai pensato di trovare gente, anche che sta “dalla tua parte”, che si impegna a denigrarti o meglio a mettermi all’angolo.

   Legalità,  parola nobile di alto valore,  purtroppo teorico non pratico, visto gli ostacoli che  sto trovando nel corso di questa impresa, con “poteri” più o meno forti che oramai si sono ramificati, con soggetti che sembrano “amici” invece stanno dall’altra parte, con persone che invece di difendere chi si impegna  per queste battaglie, scopri a posteriori che si sono impegnati anche loro per ostacolarti.   Questo mio articolo, non è un segnale di abbandono, anzi vuole essere un appello a tutti coloro che credono ancora nella legalità, nella trasparenza, non sarebbe giusto abbandonare ora le varie “inchieste” che con sacrificio e tanta passione ho potuto tirare “fuori” sempre solo e mai appoggiato da qualcuno, inteso politicamente.   Credo nelle istituzioni,  ma dalle istituzioni voglio sapere il perché nonostante ci siano riscontri più che “chiari” a Cortona non si muove mai niente.  La vicenda della cava, tema caldo e delicato,  è la riprova che qualcosa non va, nella commissione controllo e garanzia, dove sono stato presidente nella scorsa legislatura, abbiamo appurato un vero e proprio intreccio, con atti pubblici “non veritieri” con reati  amministrativi accertati.   Il “casale Bassolino” così chiamato dai giornali nazionali, dove il sottoscritto ha puntato il “dito” dove le informazioni oltre che la documentazione tecnica, hanno rilevato una non chiarezza sulla stessa pratica, ricorderete la bufera, gli avvisi di garanzia.  La “vendita” delle terme di Manzano, l’asta pubblica  segnalata sempre dal sottoscritto come un asta “strana”,  sicuro di questo essendo presente durante lo svolgimento della stessa.     Insomma una serie di vicende che turbano non solo me, ma anche molti cittadini, con una domanda che non può che venire a tutti noi, perché nonostante ci siano riscontri chiari, non si agisce contro chi a commesso reati?   Perché esiste una lentezza sul dare giudizi sulle vicende riportate?    Non voglio credere che sia un fatto politico, anche perché ho piena fiducia nella magistratura,  credo invece a quei poteri “nascosti” che soprattutto nell’aretino hanno una certa “importanza”,  e che lavorano sempre, altrimenti non si spiega il perché succeda una cosa del genere.   Nel nostro territorio, non esiste una vera “mafia”, intendo quella armata e che spara, ma esiste un “sistema velato” stile “mafioso” della denigrazione di persone scomode. Chi si espone  e tocca gli “interessi” di qualcuno più o meno “potente” rischia di trovarsi solo, rischia di essere messo all’angolo.   Secondo voi perché nessun consigliere, oltre il sottoscritto, mai poi mai, anche se informato di presunti reati si è speso per fare un esposto o una denuncia?   Perché alcuni si impegnano   però a ostacolare il lavoro del sottoscritto?   Che strano,  gli annunci sulla legalità ne sentiamo fin troppi, ma poi chi fa proclami non tutela i soggetti che  “obbediscono” al richiamo e mettono in pratica quelle battaglie che servirebbero a sradicare il “marcio” che  dilaga in tutta Italia, in favore dei cittadini onesti che lavorano,  aiutando  la crescita sociale ed economica  del territorio.   Attendo fiducioso con “calma” i risultati inerenti le varie vicende in atto, continuando ad essere fiducioso nella giustizia,  spero che non si faccia sconto a nessuno, e che la legalità trionfi