Sparare a zero contro l’Amministrazione Comunale è come sparare sulla Croce Rossa o contro un uomo sostanzialmente indifeso mentre è accovacciato per soddisfare i propri bisogni corporali. Tutte le volte che abbiamo sollevato critiche abbiamo cercato di farlo in modo obiettivo e senza alcuna pregiudiziale di carattere ideologico nell’esclusivo interesse della cittadinanza. Al termine del Restyling di Piazza Sergardi ci hanno fatto rilevare che i nuovi lampioni, in verità molto brutti, hanno i pali che si presentano obliqui e non perpendicolari alla sede stradale.
Sotto uno di questi lampioni fa capolino il cartello “Strada dei vini” del tutto fuori luogo per quel tratto di via Lauretana che finisce nell’imbuto di un sottopasso delle FS e dove, senza l’ombra di una vigna, le cose più suggestive da vedere sono una salumeria ed un parrucchiere per signora.
La piazza continua a rimanere in pendenza ed è destinata interamente a parcheggio. Ora è delimitata da gabbie metalliche più adatte ad un pollame di pregio che alla zona più centrale ed importante di Camucia.
Chi scrive, negli anni ’80 dai banchi del Consiglio Comunale, chiese che la destinazione di piazza Sergardi fosse completamente modificata: verde pubblico con panchine ed una fontana di pregio.
Contestualmente chiedemmo che l’area dell’ex Campo Sportivo della Maialina venisse destinata a parcheggio da coprire al livello della sede stradale per dare una soluzione adeguata al Mercato del giovedì nell’interesse degli ambulanti e della loro clientela. Ora anche quell’area rischia di essere inghiottita dal cemento tra lo sconcerto dei cittadini che utilizzano per i loro bambini un minuscolo giardinetto curiosamente chiamato “Rondò di piazza Indipendenza”.
Suscita una pena infinita vedere i bambini giocare in una nuvola di polvere ed in un contesto sudicio ed imbarazzante invaso dagli escrementi di animali
Alcuni anni fa per la sua manutenzione furono spesi, senza risultati apprezzabili, 43.898 Euro e venne creata una collinetta artificiale alla cui sommità fu piantato un piccolo Ulivo (…) che si è seccato dopo pochi giorni.
…… Per non parlare di Piazza Chateau-Chinon, altrimenti nota come la spianata delle Moschee, una landa desolata ed inservibile per gran parte dell’anno, che potremmo destinare ai moltissimi mussulmani per festeggiare il Ramadan e stendere comodamente i loro tappetini.
Sciocchezze su sciocchezze e tanti fallimenti annunciati.
Ma chi li vota questi qua?
Mauro Turenci
[.noresp.]
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