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Cortona, Rifondazione sulla Tares: “Aumenti inaccettabili”

Mentre a livello istituzionale si consumava l’espulsione del PRC dalla maggioranza, ai cittadini cortonesi è stato recapitato il pagamento della tassa sui rifiuti (TARES). Tutti i contribuenti avranno potuto constatare come ci siano stati degli aumenti vertiginosi a loro carico e come in moltissimi casi questa ennesima stangata stia mettendo ulteriormente tutti in difficoltà a cominciare dalle fasce più deboli della nostra società.

Negli anni passati abbiamo incessantemente ammonito la maggioranza con cui avevamo condiviso le elezioni amministrative del 2009 di concentrare sulla questione dei rifiuti maggiori attenzioni, convinti come siamo di trovarci di fronte ad un’ emergenza sia ambientale che economica. Su proposta di Rifondazione fu approvata in consiglio comunale una mozione che prevedeva esplicitamente l’ impegno da parte dell’amministrazione di : incrementare gli sforzi per la riduzione dei rifiuti e degli sprechi, aumentare la raccolta differenziata ed dare inizio a un’ incisiva campagna di informazione affinché il cittadino fosse pienamente coinvolto nel processo di fuoriuscita del nostro Comune dalla inaccettabile situazione in cui un 16% di raccolta differenziata lo relega .

Emblema della crisi della maggioranza non è solo il fatto che quella mozione sia stata totalmente disattesa, ma che, mancando una ristrutturazione organica della gestione del servizio di raccolta di rifiuti, il Sindaco Andrea Vignini abbia stanziato grosse somme di denaro pubblico per interventi che, oltre a trasgredire quanto deliberato dal consiglio comunale, non hanno portato risultati apprezzabili sia in termini di riduzione degli sprechi che in termini di reale risparmio per i cittadini. Il risultato è un ingiustificato aggravamento della tariffa TARES che sta contribuendo a mettere in ginocchio tanti disoccupati, lavoratori e pensionati a cui viene restituito in cambio un servizio scadente ed una politica attenta più alla propria personale scenografia e al mantenimento dello status quo, che non ai reali bisogni dei cittadini. Questo punto programmatico – fra tanti altri – segna il complessivo fallimento di un’esperienza amministrativa che ci ha visti impegnati su tutti i fronti in un estenuante braccio di ferro con le forze politiche con le quali ci trovavamo alleati.

Serve una rapida inversione di tendenza che può essere messa in pratica solo da una Politica che torni ad essere al servizio dei cittadini con la piena coscienza di dover incidere sui grandi squilibri che attanagliano la nostra società.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • Il Comunicato di Rifondazione Comunista è scritto in modo da far intendere al lettore che gli aumenti della TARES siano dovuti alle scelte politiche dell'Amministrazione Comunale oppure alle sue inefficienze. Questa è una pacchiana inesattezza. Resta da capire se questo errore sia dovuto ad una assoluta ignoranza delle norme oppure alla semplice volontà di mentire sapendo di mentire. Allora facciamo chiarezza. La Tares ha subito ovunque in Italia aumenti enormi e sproporzionati rispetto alla Tarsu (questa è l'unica cosa su cui mi sento di concordare con Rifondazione). L'aumento è dovuto essenzialmente a due fattori, entrambi frutto della normativa nazionale (L.214/2011 e successive modifiche e integrazioni). 1)l'obbligo che il gettito complessivo copra interamente le spese sostenute per la gestione del servizio. A Cortona l'indice di copertura era dell'88,07%, nettamente più alto della media nazionale che si aggira intorno al 70%. Di conseguenza l'aumento (comunque pesante) è dovuto esclusivamente alla nuova legislazione nazionale ed è comunque minore rispetto a quello riscontrabile nella stragrande maggioranza dei Comuni italiani. 2)A questo aumento si aggiunge (sempre a norma di legge) una quota di spettanza provinciale (pari al 4,7%) e una maggiorazione destinata direttamente allo Stato di 0,30 € al metro quadro. In conclusione si può tranquillamente affermare senza tema di smentita che nessuna responsabilità diretta o indiretta può essere fatta ricadere sul Comune di Cortona che ha semplicemente dovuto applicare una legge dello Stato e anzi è riuscita a limitarne gli effetti rispetto alla media nazionale. Inoltre è giusto ricordare che a Cortona sono state confermate tutte le agevolazioni e riduzioni già previste dalla vecchia Tarsu (cosa anch'essa più unica che rara). Invito pertanto Rifondazione Comunista a voler esercitare il suo diritto di fare opposizione con maggiore consapevolezza e correttezza. Saluti.

  • Ringraziando il Sindaco Vignini per i suoi saggi consigli che non disdegna mai a nessuno penso che tutte le debolezze della sua parte politica vengano con questa discussione al pettine. Vignini non esita a scaricare tutte le responsabilità di questi insopportabili aumenti della TARES sulla normativa nazionale e, già in partenza, si guarda bene dal dire che questa normativa è frutto dell’azione politica del precedente Governo sostenuto dal PD. Inoltre, per quanto sgradevole sia la sua applicazione specie nei capitoli giustamente indicati dal Sindaco, la normativa precisa che “la tariffa deve essere modulata assicurando riduzioni per la raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche”. Quindi, nel caso di produzione di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero, alla tariffa deve essere applicato un coefficiente di riduzione proporzionale. Una precisazione sicuramente vaga e di per sé insufficiente (confermando il giudizio di Rifondazione e non certo del PD), ma che comunque consente margini di manovra. La verità è che, a prescindere dalle normative, a livello locale l’unico atto consiliare sulla materia è stato presentato da Rifondazione Comunista e che da parte degli altri componenti della maggioranza non ci sia stata la volontà di affrontare di petto questa questione. D’altronde i dati su questo capitolo parlano da soli e non trovano giustificazione alcuna perché sono l’esempio lampante, non dell’incapacità, ma della volontà di tenere bassi gli standard del servizio scaricandone i costi sui cittadini (a cominciare da quelli che hanno il senso civico della riduzione e differenziazione dei rifiuti). Saluti a tutti

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Michele Lupetti
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