In qualità di consigliere comunale, nell’ambito delle funzioni pubbliche, ho ricevuto, negli ultimi tempi, una serie di lamentele da parte di artigiani della zona rivolte alla concorrenza sleale che alcuni soggetti porterebbero avanti da tempo, tramite una attività di lavoro nero. Nello specifico ho potuto cogliere una indicazione precisa, indicante addirittura una attività “lavorativa” da parte di un dipendente pubblico, dipendente comunale presso il comune di Cortona.
La fonte attendibile mi ha portato fino all’indirizzo dell’abitazione, dove era posta in essere, almeno da quanto appurato, una attività edile, portata avanti anche con l’aiuto del dipendente comunale.
Dopo riscontri, fotografie, e prove, ho ritenuto opportuno esporre il caso alla Autorità Giudiziaria, per cercare di fare chiarezza su un fenomeno che sta danneggiando le attività serie del territorio. Risulterebbe infatti che sono più settori a subire danni economici, causa attività lavorative al nero. Non capisco come l’amministrazione comunale, che sembra più volte essere stata informata su presunte anomalie rivolte ad alcuni dipendenti pubblici, non abbia svolto controlli, in modo da ristabilire la legalità e la trasparenza. Anche la PM non ha mai mosso nessuna azione tesa alla lotta del lavoro nero, rivolta al pubblico dipendente, con presunte attività sconosciute, e che giornalmente lavorerebbero nel territorio comunale, senza problemi.
Chiederò alla Autorità Giudiziaria che faccia luce anche sulle spese del magazzino comunale, sulle fatture e sul materiale usato. Oggi 13 Giugno 2012, ho appurato che un furgone, guidato da un dipendente comunale, trasportava mattonelle, lo stesso dipendente ha di fatto scaricato presso l’abitazione da me segnalata alla AG, il materiale, ma che anche ieri si trovava sempre nello stesso luogo intento a lavorare.
Oggi specie in un moneto di crisi, come quello che stiamo subendo, non è perdonabile un simile atteggiamento, chi svolge attività al nero deve essere punito secondo legge. Voglio comunque ribadire che la stragrande parte dei dipendenti comunali, sono persone oneste, che svolgono le giuste funzioni, se c’è qualche mela marcia, credo sia giusto che venga alla luce. Anche i proprietari di quella abitazione dovranno spiegare il perché chiamano ad effettuare i lavori persone che non hanno partita Iva, anche sapendo che possono essere dipendenti pubblici. So che qualcuno sta mugugnando, per le attività che svolgo, ma il dovere di pubblico amministratore viene prima di ogni altra cosa, se i soggetti interessati alla vicenda, provano a dire che non è vero, si troveranno di fronte prove schiaccianti. I responsabili, o il responsabile, abbia il coraggio di ammettere che ha sbagliato, effettuare lavori al nero, non è serietà, ma è reato.
Meoni Luciano
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