{rokbox title=| :: |}images/stories/meoni.jpg{/rokbox}Oggi, dopo una lunga e attenta riflessione, ho deciso, in maniera irrevocabile, di uscire dal PDL, una scelta sofferta, per chi aveva creduto in un partito moderno, in un partito dove la componente di Destra poteva e doveva avere spazio, dove la Meritocrazia avrebbe avuto la meglio nei confronti dei soliti “nullafacenti”. Per correttezza prima della pubblicazione di questo articolo ho ritenuto giusto avvertire i miei referenti provinciali e nazionali.
Purtroppo nonostante la mia “pazienza” dal dopo elezioni amministrative in poi, il partito mi ha “ripagato” con una serie di umiliazioni, tese a fermare la mia azione politica, o almeno a cercare di fermarla. Nella campagna elettorale passata, ho dato come sempre il massimo, in base alle mie possibilità, nonostante il clima, come sempre “avvelenato” dai soliti noti, che escono dopo cinque anni per fare un piacere alla sinistra, per poi rientrare nella tana il giorno dopo, ho avuto ben 461 preferenze personali, un vero successo inaspettato, quindi un contributo alla lista PDL. Da li, la “svolta”, invece di dirmi grazie, il partito ha accettato quello che i colleghi eletti con me in lista, hanno fatto, cioè la presentazione, il giorno prima della prima seduta del consiglio comunale, di un gruppo a tre, escluso da questo il sottoscritto e il consigliere Pulicani. Nonostante tutto ho cercato di andare avanti, senza mai demordere, la bandiera della legalità sempre alta, l’opposizione sempre ferma, come anche le proposte tese al bene pubblico, la difesa del territorio, la tutela dei più deboli, sempre costantemente trattate in consiglio comunale. Sulla battaglia delle biomasse di Renaia, ho capito tante cose, il partito non si è espresso, la mia battaglia non è stata supportata come doveva, ancora una volta è prevalso “l’interesse” politico da quello per il territorio, sono stato lasciato solo senza che nessuno a livello provinciale prendesse parola sulla vicenda, con il solito nì……..
Come si può stare in un partito che non ha il coraggio di esprimersi, come nell’ultima riunione tenutasi ad Arezzo, dove qualcuno, parlando dei rifiuti e ambiente, ha detto…… a noi non conviene esprimersi, dobbiamo volare bassi, non dobbiamo dire la nostra, senno perdiamo voti, alla faccia delle decisioni. Il sottoscritto si è spinto anche aldilà delle proprie competenze, le vicende sono note, vedi l’inchiesta del “ Casale Bassolino”, Manzano, gli smaltimenti fanghi, la discarica di Pietraia, le vicende inerenti i concorsi e le gare a Cortona, insomma una serie di interventi tesi quantomeno alla trasparenza amministrativa, se non in alcuni casi, tesi a dimostrare l’esistenza di reati amministrativi. Mai e poi mai è giunta al sottoscritto una nota di ringraziamento, anzi spesso ho notato il “gelo” da parte di alcuni politici…… da li ho capito che forse sono scomodo per alcuni, forse è meglio parlare di altro…..
Non ho mai chiesto cariche remunerate, come qualcuno fa, ho chiesto solo di essere rispettato, ma il partito non si è mosso, per non scontentare nessuno a Cortona si è preferito nominare un commissario del partito ( il Coordinatore Provinciale stesso ) prima che questo nascesse a livello locale, si è preferito mantenere due gruppi consiliari del PDL per non prendere decisioni, per non ripagare quella meritocrazia che a Roma durante la costituzione del partito era stata esaltata. Il partito non riesce a ramificarsi nel territorio, troppi sono gli sbagli programmatici, ad Arezzo la linea interna socialista detta le regole, gli ex An sono da emarginare a prescindere, cresce chi è “rusfiano”, chi parla poco, chi fa il “servo”, chi porta le firme quando servono, ma soprattutto chi non contesta la linea regionale, che a me francamente non “piace”.
Per ora ho intenzione di formare un gruppo che rappresenti le istanze dei cittadini in consiglio comunale, la politica a mio avviso deve essere una politica di territorio, la politica al servizio dei cittadini, una politica che guardi ai veri problemi dei cittadini, che sappia prendere decisioni serie al momento giusto, che porti avanti quel Valore della legalità che è indispensabile per una sana Democrazia. A Cortona c’è bisogno di una svolta radicale, sarebbe veramente un disastro se ancora una volta arrivassimo a due, tre mesi prima delle amministrative senza un programma e una squadra seria, fatta da persone senza interessi, se non quello del bene per il nostro territorio. Credo senza presunzione di poter dare un contributo, avendo nel “cassetto” un progetto serio e credibile, per creare una squadra di soggetti che possa arrivare alle prossime elezioni con un candidato di territorio e con delle ricette vincenti, non è possibile accettare che tutte le volte, “squallidi” personaggi impongano tutto e niente contemporaneamente, per temporeggiare fino alla fine, dando vantaggio e spazio alla sinistra. Costoro non si sentono mai, mai hanno fatto articoli stampa, mai hanno avuto iniziative di proposta per il territorio, come anche di opposizione alla sinistra, finito la campagna elettorale, si squagliano come neve al sole, molti ottengono cariche altrove, altri vanno a braccetto con politici di sinistra, ridendo e scherzando, tanto i cittadini non contano niente……..
Chi crederà in questa sfida potrà contattarmi, in modo da partire fin d’ora, in modo da essere ascoltati dai cittadini, che già numerosi si rivolgono al sottoscritto, tutto questo ad oggi impossibile, “grazie” al sistema partito PDL, che ha creato frizioni interne, diatribe, gelosie e invidie.
L’esperienza insegna, il lavoro svolto con sacrificio e passione è sotto gli occhi di tutti, continuerò più di prima, forse più stimolato di prima, perché chi ha Cortona nel Cuore, sa che l’impegno deve essere massimo, mai abbassare la guardia.
Forse alcuni gioiranno alla notizia della mia uscita dal PDL, forse farò contento qualcuno, che ora avrà “mano” libera, ma costoro devono sapere, che il popolo non è “stupido”, il popolo saprà con il tempo valutare chi lavora per il territorio, rimettendoci sempre, e chi invece sta in politica per fare gli “affari” propri. Questa uscita non è rivolta contro l’azione del governo, che in molta parte del lavoro condivido e apprezzo, avendo Ministri validi e capaci, ma contro la linea regionale e provinciale del PDL che ha come schema l’imposizione e basta, un modo troppo “aziendale” di fare politica, detto da un imprenditore, credo che debba far riflettere
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