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Cortona, l’intervento del Consigliere Pulicani sul Bilancio 2012

Nel Consiglio odierno l’attenzione di tutti viene focalizzata sul Bilancio di previsione relativo al corrente anno e l’ esame dei contenuti di questo “documento” assumono una importanza di ben altro spessore rispetto alle risultanze che sono emerse nel decorso Rendiconto… in questo momento è superfluo evidenziare l’enorme e sostanziale differenza che intercorre nell’ interpretare e valutare i contenuti del Bilancio di previsione con l’ aver dovuto prendere atto dei risultati della gestione Amministrativa dell’ anno 2011.

Esaminando i comparti fondamentali del nostro Bilancio e cioè entrate e uscite, ho ritenuto opportuno rivolgere maggiore attenzione al comparto relativo alle spese, attesa la particolare situazione in cui dovranno operare tutti gli enti locali a seguito delle prescrizioni imposte dal Governo in relazione al taglio delle risorse e al contenimento della spesa.

Occorre evidenziare nella circostanza, che sul piano strutturale, i bilanci degli enti locali subiscono sensibili irrigidimenti in ragione del fatto che i comparti che presentano maggiore consistenza riguardano le spese per il personale, le prestazioni di servizi, cioè le voci che rappresentano nei bilanci comunali circa il 75% della spesa corrente.

Riprendendo un più ampio discorso relativo alle spese notiamo che l’ esigenza di contenimento della spesa della Pubblica Amministrazione ha indotto il legislatore a prevedere una serie di iniziative in materia di monitoraggio della spesa e di riforma del bilancio.

In questa logica si evidenzia come l’ introduzione di nuovi meccanismi legislativi, volti ad assicurare l’ efficienza e l’economicità dell’ azione Amministrativa , non sono sufficienti se non sono accompagnati da un’ attività indirizzata in modo deciso al perseguimento dei citati obiettivi.

In particolare viene sottolineata la necessità che non vengano effettuate spese non indispensabili e non ricollegabili, in modo diretto ed immediato ai fini pubblici assegnati alle singole strutture amministrative e che i comportamenti degli Amministratori pubblici siano ispirati al principio di assoluta sobrietà.

In tale contesto assume una specifica importanza il ciclo di “SPENDING REVIEW” avviato dal governo .

Tale moderno strumento di programmazione della spesa della Pubblica Amministrazione tende a fornire una metodologia sistematica per migliorare il processo di decisione delle priorità e di allocazione delle risorse e anche la “performance” in termini di qualità ed efficienza dei servizi pubblici che vengono offerti.

Si tratta, in sintesi, di uno strumento che si sostanzia nell’ adozione di misure di contenimento e razionalizzazione della spesa, tendente al superamento della spesa storica e alla definizione dei fabbisogni standard dei programmi di spesa, individuando eventuali criticità nella erogazione di servizi pubblici e le possibili strategie di miglioramento dei risultati ottenibili con le risorse disponibili.

Premesso quanto sopra e attesa l’ attuale situazione economico/finanziaria, con la quale si deve confrontare anche il nostro Comune, nonostante la virtuosità registrata lo scorso anno e, l’ impossibilita di poter impegnare cospicue risorse economiche a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità, è inevitabile, mi sia consentito, Sig. Sindaco, che anche la nostra Amministrazione, per il corrente anno indirizzi la propria Azione tenendo presente che:

l’ attuale situazione economico/finanziaria, seppur critica, non deve tradursi in fattore di inefficienza né di limitazione, bensì fattore di miglioramento organizzativo, capace di ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili ed efficentare i processi di spesa;

occorre anteporre sempre, nella gestione delle risorse , l’efficienza economica;

bisogna orientare costantemente la gestione della spesa verso azioni virtuose, finalizzate alla riduzione di possibili inefficienze e considerare l’eliminazione degli sprechi sempre al primo posto;

è necessario evitare spese non assolutamente indispensabili e magari rinviarle a tempi migliori;

è d’obbligo stimolare all’ interno della macchina Amministrativa la capacità di adottare comportamenti caratterizzati da forti profili di virtuosità, risparmio, moderazione e controllo al fine di contenere e razionalizzare la spesa.

Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, occorre che anche la nostra amministrazione impegni le risorse disponibili sulla base di criteri fondati sulla PRIORITA’, INDISPENSABILITA’ ED ECONOMICITA’ e nel corso dell’esercizio, qualora necessario procedere ad una attenta analisi della spesa al fine di individuare criticità, opzioni di riallocazione delle risorse e strategie di miglioramento dei risultati ottenibili sia sul piano della qualità che dell’economicità, in parole povere occorre tenere sempre presente il rapporto COSTI-RISULTATI, anche con l’ adozione di provvedimenti che potrebbero far perdere consenso politico e popolarità…….purtroppo in questo momento connotato da grandissima difficoltà a reperire nuove risorse…….occorre Signor Sindaco….. fare di necessità …… virtù !!!

Al fine di ottimizzare l’ impiego delle risorse a disposizione dell’ Amministrazione nel corrente anno e ricordando le riflessioni esposte in precedenza, Sig. Sindaco, se mi è concesso, vorrei sottoporre alla sua attenzione alcuni modesti suggerimenti, che se attuati potrebbero contribuire a contenere la nostra spesa ………..ad esempio:

esaminare la fattibilità di accorpare e meglio ancora di riallocare uffici comunali in immobili di proprietà comunale….. così facendo si potrebbero ridurre gli oneri relativi alle locazioni passive e tutti i costi per tutto ciò che attiene alle utenze e manutenzioni;

monitorare costantemente il comparto relativo ai c.d. “servizi a domanda individuale” e nel caso di inadempienze assumere posizioni più autorevoli, poiché tali comportamenti acuiscono la già onerosa e non più sostenibile situazione;

rivedere i presupposti e i limiti per la concessione di esoneri e riduzioni;

valutare la possibilità di applicare il criterio della progressività nei confronti di coloro i quali non godono delle esenzioni e/o riduzioni.

esaminare, se non sia economicamente più vantaggiosa l’ ipotesi di non concedere più la gestione di alcuni servizi di competenza comunale a soggetti diversi;

valutare la fattibilità di poter svincolare l’ Amministrazione da tutti gli oneri che scaturiscono dalla manutenzione e altri impegni di natura economica relativi ai numerosi impianti sportivi concessi in uso ad associazioni o soggetti privati;

monitorare i costi che vengono originati da tutto ciò che può definirsi utenza pubblica, richiamando l’attenzione dei responsabili ad una gestione più attenta tendente a massimizzare il risparmio.

Ritornando alla realtà dei fatti, Sig. Sindaco, sono consapevole che tali suggerimenti non sono risolutivi dei problemi delle nostre casse….. come credo però che gli stessi non possano non essere tenuti nella giusta considerazione …….., poiché tutte le azioni virtuose tendenti al risparmio sicuramente produrranno effetti positivi per l’ economia generale del nostro Comune, considerato che ormai il fondo del barile è stato più volte “raschiato”…..e perdoni la mia insolenza se le ricordo che, a differenza di qualche anno fa, all’ orizzonte non si intravedono i presupposti di qualche “brillante operazione di finanza creativa”, né tantomeno generosi doni da parte della dea bendata.

Purtroppo la realtà odierna, le risultanze contabili e l’ impossibilità di attingere a consistenti risorse congelate a causa delle regole imposte dal tanto criticato patto di stabilità, testimoniano, che se non si attivano ulteriori e onerose leve fiscali nei confronti dei cittadini, l’ amministrazione trova sempre più difficoltà a reperire nuove risorse finanziarie da destinare al soddisfacimento dei servizi pubblici …… e, come già detto, se non si vuole…… o non si può…… ricorrere a nuovi o maggiori prelievi di natura impositiva……. la fattibilità di tanti progetti rimane una utopia, generando così grande insoddisfazione da parte di tutti i cittadini.

Pertanto a mio modesto parere appare evidente e necessario che anche la nostra Amministrazione attui una attenta e rigorosa politica d’ impiego delle risorse disponibili per il corrente anno e venga rivolta particolare attenzione a settori indispensabili,……….soprattutto a quelli connotati da un forte impatto sociale al fine di mitigare le sempre più crescenti difficoltà che incontrano le fasce sociali più deboli del nostro Comune e rinvii a tempi migliori impegni di spesa per comparti che, seppur meritevoli, non hanno una marcata valenza sociale.

A questo punto vorrei evidenziare alcuni aspetti fondamentali desunti dall’ esame del Bilancio e della relazione allegata.

In particolare, Signor Sindaco, nella relazione si afferma che nella predisposizione del Bilancio del c.a., “il nostro Comune non poteva non risentire della crisi economico finanziaria del paese”.

Inoltre, si evidenzia che “per la stesura del documento contabile vi siete dovuti confrontare con i pesanti tagli di risorse operati a livello centrale quantificabili in 1 milione di E. e l’ innalzamento degli obiettivi imposti dal patto di stabilità”.

Sempre nella relazione allegata al Bilancio affermate che “è sempre più difficile per chi amministra dare risposte adeguate ai cittadini in termini di efficienza e di qualità dei servizi erogati”…… mi perdoni Sig. Sindaco, se ancora una volta le ricordo che “l’ attuale situazione economico finanziaria, seppur critica, non deve tradursi in fattore di inefficienza né di limitazione, bensì fattore di miglioramento organizzativo, capace di ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili.”

Quanto sopra è stato ribadito poiché, proprio in tali difficili frangenti emergono le qualità amministrative e di gestione richieste a coloro che all’ interno di un ente sono investiti di una funzione delicata e importante come quella di impiegare in maniera ottimale le risorse pubbliche finalizzate a soddisfare pienamente tutte le aspettative dei cittadini.

Tornando sulla gestione delle risorse, vorrei ricordare a tutti che nel comparto delle entrate, seppur in via previsionale, per il corrente anno è stata indicata la somma di 30 milioni di E. e nonostante la crisi, i tagli e le varie limitazioni previste nel patto di stabilità, il nostro Comune nel Bilancio ha comunque pianificato di incassare un così elevato importo.

Nella circostanza sottolineo che il Prelievo Tributario pro-capite e cioè l’importo medio che ciascun cittadino paga per imposte di natura locale nel corso dell’ anno, è passato dal 381,20 del 2010 all’ attuale 619,62.

Per quanto attiene alle scelte operate dall’ Amministrazione per come e dove impiegare le risorse che verranno acquisite emerge chiaramente dall’ analisi del comparto relativo alla spesa ……e per essere estremamente sintetico mi limito ad elencare le funzioni nelle quali si registrano i movimenti più significativi della c.d. spesa corrente,

Amministrazione gestione e controllo

Istruzione pubblica

Cultura e beni culturali

Viabilità e trasporti

Territorio e ambiente

Sociale

Per tali funzioni è previsto un impegno complessivo di spesa pari a 19 milioni di E. e attesa la mia posizione non mi è data la facoltà di conoscere le motivazioni relative alle diversità degli importi assegnati ad ogni singola funzione.

In tale circostanza ricordo altresì l’ indice pro-capite relativo alle spese correnti e cioè l’ entità della spesa sostenuta dall’ Ente per l’ ordinaria gestione rapportata al numero dei cittadini.

In altre parole questo indicatore misura l’ onere che ciascun cittadino sostiene per finanziare l’ attività ordinaria dell’ Ente e anche qui possiamo notare che da un 763,90 del 2010 siamo arrivati ad un odierno 837,99

Per quanto attiene invece le c.d. spese in conto capitale notiamo che le funzioni toccate da importi di rilievo sono essenzialmente 3:

Cultura e beni culturali (1 milione)

Viabilità e trasporti (900.000)

Territorio e ambiente (500.000)

Complessivamente per le spese in conto capitale è previsto un impegno totale di E. 3.000.000, anche in questo comparto si può facilmente dedurre, dalle somme rispettivamente assegnate, quali siano i settori di intervento privilegiati da questa amministrazione.

Esaminati i comparti tradizionali delle spese vorrei ora evidenziare gli oneri che verranno sostenuti in un settore di rilevanza sociale….. mi riferisco ai c.d. servizi a domanda individuale.

Pur prendendo atto che per il corrente anno non sono state aumentate le tariffe in vigore, devo ricordare che questi servizi non sono previsti obbligatoriamente per legge e dovendosi rispettare il generale principio del pareggio del bilancio, il costo del servizio non coperto dalla contribuzione diretta dell’ utenza deve essere necessariamente finanziato con altre risorse a disposizione del comune, non consentendo così la possibilità di finanziare altri servizi di pari importanza.

Nonostante i tagli e i sacrifici previsti per il c.a., questa Amministrazione pur di assicurare tutti i servizi a domanda individuale, si farà carico di un onere finanziario pari a circa E. 1.800.000, a fronte di stimati introiti per circa E.1.100.000.

Analoghe considerazioni e criticità si registrano, purtroppo, anche nel settore dei Trasporti scolastici nel quale si evidenzia un impegno di spesa da parte dell’ Amministrazione pari a E. 800.000, a fronte di stimati introiti pari a E.100.000.

Pur riconoscendo la rilevanza sociale di questi servizi, mal comprendo perché l’ Amministrazione si ostini a non porre efficaci rimedi e giusti correttivi in questi comparti nel tentativo di ridurre l’ enorme divario tra le entrate e le spese registrando un saldo negativo di circa E. 1.500.000.

Per ultimo, ma certamente non per importanza, ricordo anche l’ importo relativo al rimborso dei mutui, che sfiora ad oggi i 2 milioni di E. annui comprensivo della quota capitale e della quota interessi e ricordo altresì che l’ importo totale dei mutui ancora in essere è pari a 16 milioni di E..

Pertanto in relazione ai valori molto alti degli interessi passivi che il Comune è tenuto a pagare annualmente per i mutui in precedenza contratti, dobbiamo constatare che tale situazione limita l’ attuale capacità di spesa e sottrae per il futuro risorse correnti.

Per concludere l’ esame del comparto spese è necessario fare anche un richiamo alle risultanze relative al Piano degli Investimenti – triennio 2012-2014.

Anno 2012 …… sono previsti impegni di spesa per E. 3.700.000.

Anno 2013 …….. importo previsto E. 3.600.000 .

Anno 2014 …… importo previsto E. 6.600.000.

A prescindere dall’ importo pianificato per ogni singola annualità necessario alla realizzazione degli obiettivi indicati nel piano triennale dei lavori pubblici, devo osservare che i pianificati lavori dovrebbero trovare la necessaria copertura finanziaria attraverso le seguenti risorse:

E. 650.000 dall’ avanzo della gestione precedente e tutti destinati agli interventi previsti presso il parco archeologico del sodo;

E. 2.500.000 dall’ accensione di mutui

E. 2.000.000 dall’ alienazione di beni immobili

E. 3.200.000 da auspicati contributi

E. 2.300.000 da presunti oneri di urbanizzazione.

Alla luce di come verranno finanziate tutte le opere elencate nel piano triennale mi sorge un ragionevole dubbio sulla fattibilità delle stesse, poiché la realizzazione di tale opere appare basarsi principalmente su risorse finanziarie al momento virtuali.

Tale dubbio mi sorge atteso che la natura delle risorse da acquisire e investire nella realizzazione delle opere indicate nel piano, appare connotata da una elevata percentuale di alea e non da una ragionevole certezza e sicurezza.

Quanto sopra trova in parte riscontro anche nel suggerimento espresso dall’ organo di revisione in merito ai proventi relativi ai permessi di costruzione.

Tale organo ha ritenuto opportuno e necessario evidenziare che le spese da sostenere con tali proventi siano effettuate solo al momento dell’ accertamento delle corrispondenti entrate, atteso che l’andamento di questa entrata è influenzata in maniera notevole dall’ andamento del mercato immobiliare.

Infine un piccolo rilievo di natura contabile lo vorrei rivolgere, se mi è concesso, agli estensori del documento di previsione, atteso che anche per il c.a. sono stati iscritti nelle entrate del bilancio alcuni importi che potrebbero fare insorgere rilievi da parte della magistratura contabile, poiché si potrebbe configurare una inosservanza delle disposizioni contenute nei principi contabili…… in particolare nel caso specifico verrebbe meno il c.d. “principio della prudenza”….. non entro nei dettagli attesa la riconosciuta professionalità degli addetti ai lavori, i quali, hanno sicuramente individuato le risorse a cui mi riferisco e soprattutto le motivazioni per cui le stesse , nonostante la richiamata prudenza, sono state iscritte in bilancio.

Per concludere, Sig. Sindaco, così come sono stato serenamente obiettivo in occasione della votazione del Rendiconto 2011, anche oggi, in questa circostanza… ancor più sereno e obiettivo……..posso preannunciare che mi esprimerò con un voto contrario.

L’esame complessivo di questo bilancio non consente di esprimere giudizi lusinghieri atteso che le notevoli risorse che verranno impiegate nei vostri programmi sono il frutto di una vostra seppur contenuta attività impositiva e anche perché le stesse non sembrano essere state assegnate tenendo presente l’importanza che riveste ogni singolo comparto d’intervento, o addirittura alcune risorse verranno impegnate a favore non di tutta la collettività ma di una piccola parte e per alcuni obiettivi le risorse assegnate non appaiono fondate su basi certe e sicure. Inoltre il bilancio evidenzia altresì le seguenti criticità:

Tagli di risorse in settori importanti;

Corposo ricorso al credito;

Tipo di risorse da acquisire e destinare agli investimenti;

Presenza costante di gravosi costi in alcuni settori;

Depauperamento del patrimonio immobiliare.

Tali riflessioni e considerazioni hanno contribuito in parte al convincimento di formulare un voto contrario a questo bilancio e, ci tengo a precisarlo, non perché rappresento una parte dell’ opposizione …….. o per una immotivata prassi o consuetudine ma, oltre alle osservazioni sopra espresse anche perché nella formazione del documento di previsione, qualora fosse stato ritenuto proficuo, non è stato richiesto o tenuto in considerazione nessun contributo del sottoscritto o di altri esponenti dell’ opposizione.

Ricordo in questa circostanza l’invito formulato dal sottoscritto al Signor Sindaco in occasione dell’approvazione del rendiconto 2011 a proposito di un eventuale coinvolgimento dell’opposizione nella stesura del bilancio odierno.

E’ superfluo precisare che anche difronte all’ ipotesi di approvare un bilancio immune da rilievi di natura ragionieristica e corredato da tutte le verifiche e certificazioni, non sarebbe possibile, esprimere un favorevole consenso, atteso che avallare decisioni prese da altri…… non rientra nella mia cultura mentale.

Pertanto, sempre in nome di una leale, obiettiva, indipendente critica politica e onestà intellettuale, non posso esprimere che un voto contrario difronte a

questa realtà comportamentale nonché dall’ attento esame del bilancio, che ritengo di aver criticato con estrema serenità solo dove necessario farlo, in virtù di un leale senso critico e molto buon senso, evitando così di assumere preconcette posizioni di parte.

Alla luce di tale indiscutibile realtà, presumo, anzi ne sono certo che anche Lei, Sig. Sindaco, avrebbe espresso un voto contrario se avesse occupato questi scranni e avesse ricevuto analoga considerazione.

La decisione di questo voto non favorevole è pertanto solo conseguenza di una realtà…… e cioè che questo Bilancio è frutto esclusivo delle vostre iniziative, delle vostre scelte e delle vostre decisioni…… e come già detto, non è stato ritenuto necessario coinvolgere nessuno dei rappresentanti dell’ opposizione….. ritenendoli, forse, totalmente sprovvisti di idee, suggerimenti e capacità……. Le posso assicurare Sig. Sindaco, qualora ciò fosse stato considerato, che non corrisponde alla realtà……. comunque come sempre, con estrema lealtà, Le auguro di poter raggiungere pienamente tutti gli obiettivi prefissati in questo Bilancio.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti
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