La Lega Nord risponde all’assessore alle politiche sociali del Comune di Cortona, Francesca Basanieri, secondo cui la Lega Nord, in merito all’assegnazione delle case popolari, sosterrebbe delle inesattezze. A rispondere è il responsabile per la Lega Nord in Valdichiana, Marco Casucci. «Le inesattezze – chiarisce Casucci – non siamo certo noi ad affermarle, bensì proprio l’assessore. La Lega Nord ha sempre parlato di requisiti che devono essere rivisti perché, se da una parte l’assessore Basanieri evidenzia le percentuali tra stranieri e italiani delle ultime graduatorie, si è dimenticata di citare che nel Comune di Cortona tra i primi 50 posti ci sono sì 32 italiani e 18 stranieri (64% italiani e 36% stranieri), ma bisognerebbe allo stesso tempo rivelare la differenza tra la percentuale di stranieri presenti nella graduatoria per l’assegnazione degli alloggi popolari (38%) e la percentuale di stranieri residenti nel territorio del comune di quello stesso anno che è di appena del 10%.
Invito, dunque, l’amministrazione comunale di Cortona a giustificare questa differenza di percentuali al cospetto dei cittadini che sono nati nella nostra terra e che a fatica pagano tutti i mesi un affitto oneroso o che hanno addirittura subìto uno sfratto negli ultimi anni.
Queste percentuali si trovano, in modo più o meno elevato, in tutti i comuni della Toscana. È per questo che la Lega Nord Toscana ha proposto di modificare la Legge Regionale disciplinante la materia dell’edilizia residenziale pubblica (la n. 96 del 1996), riservando la possibilità di accedere alle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi popolari soltanto a chi risiede da almeno 7 anni in Toscana. Tale modifica non sarebbe discriminatoria nei confronti degli stranieri che risiedono nei comuni toscani dal momento in cui riguarderebbe tutti indistintamente.
Per nostra esperienza di governo – termina Casucci – sappiamo che in Lombardia, Friuli e Piemonte questo provvedimento ha consentito proprio di ridurre la differenza fra la percentuale di stranieri presenti nelle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi popolari e la percentuale di stranieri residenti nei comuni assegnanti».
Sull’argomento interviene anche il commissario della Lega Nord Arezzo,Francesco Acciai, che replica all’assessore sulla Legge Bossi – Fini. «L’assessore – precisa Acciai – forse non distingue la differenza tra diritto ad accedere agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, di questo parla la legge Bossi-Fini, e di modalità di assegnazione. Quelle che devono cambiare, sono le modalità di assegnazione. Già il Governatore Rossi, durante la campagna elettorale, parlò di dieci anni di residenza per poter accedere alle graduatorie, salvo poi fare marcia indietro per le minacce interne alla sua coalizione. Inviterei l’assessore ad informarsi meglio ed attivarsi affinché nel territorio ci siano più controlli»
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