Cortona, Lega Nord protesta contro l’IMU: gazebo a Camucia

Sabato 16 giugno a partire dalle ore 10, la Lega Nord Valdichiana ha organizzato un gazebo nel piazzale della Coop «per dire no all’Imu». «Scenderemo in piazza con le bandiere della Toscana – spiega Marco Casucci, responsabile del Carroccio in Valdichiana – per denunciare come la nostra terra sia particolarmente colpita da questa nuova tassazione sulla casa, il cui gettito andrà interamente allo Stato. Anche l’Anci ha protestato giustamente contro l’IMU e, per rassicurare i Sindaci italiani, il Governo Nazionale ha promesso che le cose cambieranno nel 2013. Purtroppo, l’esperienza ci porta però a dubitare delle promesse dello Stato centrale.

Molti cittadini – prosegue Casucci – in questi giorni ci hanno contattato perché preoccupati di questa nuova tassazione che, inevitabilmente, andrà a colpire le categorie più deboli che già faticano ad arrivare alla fine del mese. La Lega Nord ha condotto una dura battaglia contro la scelta sciagurata del Governo Monti, sostenuto dalla triplice PDL-PD-UDC, di reintrodurre la tassa sulla prima casa. Anziché istituire, infatti, una forma mascherata di patrimoniale che colpisce soprattutto i ceti meno abbienti del centro-nord, il Governo avrebbe dovuto impegnarsi a tagliare la spesa pubblica improduttiva, destinata ad alimentare il clientelismo e l’assistenzialismo che sono la rovina di questo Stato. Inoltre – evidenzia l’esponente leghista –, nelle ultime settimane i nostri parlamentari hanno chiesto inutilmente di prorogare al 16 luglio il pagamento dell’IMU per evitare la contestuale scadenza con l’IRPEF. Ovviamente, questa richiesta di buon senso, che avrebbe consentito ai contribuenti un mese di respiro fra il versamento delle due tasse, senza recare alcun danno alle casse dello Stato, non è stata accolta.

Per l’ennesima volta – termina Casucci – l’Esecutivo si è dimostrato sordo e cieco davanti alle richieste della cittadinanza e alle code formate fuori dagli uffici comunali a causa delle complicazioni burocratiche».