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Come anticipato abbiamo analizzato il bilancio comunale ed abbiamo potuto notare che dal punto di vista della capacità di nuovi investimenti, in rapporto al Patto di Stabilità, la situazione è, a dir poco…compromessa. Non vogliamo entrare adesso nel merito delle responsabilità contabili o politiche, il dibattito ci porterebbe fuori tema e pertanto lo rinviamo ad altra data. Prendiamo ora atto che questo è il dato di partenza e che questo dato ci costringe al solo campo della cosiddetta realpolitik, cioè di quello che, se fattibile, può essere iscritto tra le cose possibili.
Il problema contingente, come noto, è l’uso di una struttura sportiva in grado di rispettare i requisiti previsti dalla Federazione Volley per la serie A2 tra cui quello di ospitare un pubblico tra i 600 ed i 1000 posti.
Sulla scorta di questa premessa e della ricerca della migliore ubicazione in termini di parcheggi e fluidità del traffico, considerato il ristretto tempo rimasto a disposizione e rimanendo nella logica della disponibilità istituzionale alla risoluzione dei problemi logistici ed impiantistici che preoccupano la società sportiva cortonese, abbiamo chiesto al Sindaco e all’assessore competente di riferire in consiglio comunale sulla:
1) verifica della possibilità di ampliamento strutturale della palestra comunale di Camucia per la realizzazione di tribune per n. 400 posti che si sommerebbero a quelli già esistenti. (Da una verifica informale infatti oltre all’altezza degli 8 metri richiesti , requisito già esistente, con un numero compreso tra 600 e 1000 posti a sedere è possibile ottenere l’autorizzazione in deroga)
2) verifica del costo di realizzazione. (Da una verifica informale infatti l’allargamento del lato sud di 200 mq. , tenendo conto che il soffitto è di tipo modulare a sandwich e quindi facilmente realizzabile, non solo sarebbe possibile ma addirittura a bassissimo costo);
3) verifica delle soluzioni possibili di finanziamento “a costo zero”. (Da una verifica informale infatti una spesa inferiore a €. 200.000 potrebbe aprire una miriade di soluzioni praticabili senza un impegno di spesa diretto dell’amministrazione comunale).
Manfreda, Milani, Rossi