Dopo circa 7 anni di convinto impegno e attivismo all’interno del PdCI aretino (attualmente f.f. segretario provinciale) e toscano (membro della segreteria regionale), l’ex assessore del comune di Cortona Gabriele Viti ha maturato la sofferta decisione di uscire dal partito. «Nonostante l’esperienza nel PdCI all’inizio sia stata positiva e di accrescimento, sia personale che politico, ritengo che le ultime scelte prese, soprattutto a livello nazionale, non siano state corrette e funzionali per la tutela delle classi di cittadini più deboli – questa la dichiarazione di Viti – la carenza maggiore che rilevo è soprattutto la mancanza di una linea politica chiara e lungimirante, unita alla volontà di costruire un soggetto unico che raccolga i valori della sinistra, che ultimamente si stanno perdendo.
Non è semplice, ma è arrivato il momento di far prevalere i valori di unione sulle questioni che differenziano le varie anime del centro-sinistra italiano, sono infatti convinto che, sia in Italia che a livello locale, vada costruita una forza di sinistra vera, larga e che abbia la pretesa di governare, dialogando con il Partito Democratico».
La decisione è stata davvero molto sofferta: «i valori rappresentati da falce, martello e stella sono valori fondanti della mia persona ma non devono essere uno status symbol, perciò abbandonata la bandiera non ho minimamente paura di perderli, anche qualora in futuro confluissi in un’altra formazione politica, anzi sono sicuro che rappresenterebbero un valore aggiunto senza demagogia o strumentalizzazioni. Sono da sempre “innamorato della politica” e per questo metto a disposizione la mia, seppur poca, esperienza a chi condivide questo nuovo progetto politico».
Infine una dichiarazione anche sul cammino verso le elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Cortona: «Spero che a livello cortonese si possa realizzare un’alleanza seria con il PD che veda come punti centrali del programma la tutela dello stato sociale, dell’ambiente e la garanzia dei diritti civili e personali per tutti. Credo, inoltre, che sia indispensabile che il PD, in quanto attuale partito di maggioranza, riesca a proporre un candidato alla carica di Sindaco che non sia frutto dei veti incrociati delle varie correnti interne ma che sia un candidato giovane ed espressione dell’intero partito, affinchè la sinistra possa trovare un accordo per sostenerlo».