Non è certamente un fatto scontato di questi tempi vedere forze, persone e partiti politici tra loro simili andare comunque in una stessa direzione sotto una stessa bandiera. La storia recente ci ha abituati a tutt’altro, a divisioni, scissioni, esasperanti scontri frutto più di tatticismi di poteri più o meno consolidati piuttosto che di un’analisi critica e costruttiva della nostra società. Quando abbiamo iniziato a lavorarci lo sapevamo benissimo che si doveva andare in controtendenza, ma sapevamo altrettanto bene quanto dura fosse questa sfida.
Tra la festa della Federazione della Sinistra dell’anno scorso a San Lorenzo e la prossima festa in programma dal 6 al 9 settembre il lavoro politico si è intensificato molto tra i militanti di Rifondazione Comunista (PRC) e dei Comunisti Italiani (PdCI). Abbiamo spinto per un soggetto politico nuovo, aperto ad altri movimenti ed associazioni che condividano la nostra linea di fondo. Abbiamo spinto dunque per una Federazione della Sinistra (FdS). Con il nuovo simbolo vengono messi da parte i nomi dei rispettivi partiti per mettere al centro l’emblema che da sempre ci contraddistingue, la falce e martello, immagine del lavoro che deve essere alla base della nostra società come diritto-dovere di ciascuno di noi. Un simbolo – il nostro – che ci unisce ed aspira a ritrovare quei militanti che durante il loro cammino hanno perso fiducia nella forza del cambiamento che solo dalla politica può arrivare. Eppure oggi molto più di ieri il capitalismo dimostra la sua capacità distruttiva per il lavoro e le vite di ogni donna ed ogni uomo che di onesto lavoro vive. Oggi che l’analisi dei comunisti si dimostra essere una possibile vera alternativa, che il capitalismo non è crollato, anzi si è rafforzato concentrando ancora di più la ricchezza mondiale, quindi rendendosi ancora più pericoloso, proprio per un sistema bloccato nel suo fango, ma che ancora è retto da partiti incapaci di qualsiasi analisi della situazione reale del paese e progettare un nuovo sviluppo. In questo modo però si stanno rendendo ulteriormente evidenti le contraddizioni che il capitalismo stesso genera a danno della società produttiva. Questa è la grande sfida che ci attende il futuro: riunire le forze di sinistra, comunisti, pacifisti, ambientalisti. Acquisire quella forza che serve per contare veramente. Come Syriza in Grecia è riuscita a proporre un’alternativa creando consensi la FdS si pone questo stesso obiettivo… E a Cortona – come è noto – non siamo da meno
Federazione della Sinistra – Cortona
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Sono contento e credo che lo siano anche quelli che la pensano come me, che la sinistra ritrovi un filo conduttore e metta fine a quelle divisioni che dal '90 in poi hanno polverizzato un grande patrimonio politico e culturale. Non è il caso qui di stare a cercare le responsabilità, perchè più o meno sono di tutti, ma di guardare avanti, cercando di fare tesoro delle recenti sconfitte che hanno portato il Paese per 20 anni ad essere dominato da una cultura liberista,razzista,
individualista e berlusconiana. Anche SEL ha organizzato per il 7/8/9 settembre la Festa provinciale a Villa Severi ad Arezzo, alla quale ovviamente non possiamo mancare, ma alcuni di noi dirigenti e militanti cercheremo di essere presenti anche alla vostra Festa e alle vostre iniziative. Auguri e buona festa !!
Ringrazio Doriano per il suo commento ed il suo augurio per la buona riuscita della festa ed il progetto politico di riunificazione di quei pezzi della sinistra che in questi anni si sono smarriti ognuno per la propria strada. Più siamo divisi e più coloro che quotidianamente vivono di attacchi al mondo del lavoro sono contenti. Più siamo divisi e meno riusciamo pure noi a difendere quei diritti che sempre di più vengono meno nella società civile. In particolare noi giovani abbiamo il diritto ed il dovere di avviare questo processo, accompagnarlo e portarlo a compimento. Se il futuro è dei giovani allora prendiamocelo. Con le buone o con le cattive prendiamocelo e senza dividere le nostre strade al primo disappunto, rimaniamo uniti. Essere comunisti vuol dire anche questo.