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Il Coordinamento della Federazione della Sinistra di Cortona esprime il proprio rammarico a nome dei compagni e simpatizzanti per il tentativo in atto da parte del governo di eludere la prova consultiva dei referendum. Crediamo sia necessaria una mobilitazione antimediatica che sia tesa a riportare in evidenza le incoerenze delle argomentazioni addotte per richiedere l’annullamento dei referendum.
Nel momento della raccolta firme, mai così numerose , la tragedia del Giappone era ben lungi da poter essere anche solo immaginata, ma sicuramente temuta da quei cittadini che hanno richiesto un confronto e una verifica nazionale democratica.
I quesiti referendari per la ri pubblicizzazione dell’acqua, non rispondono solo alla esigenza sociale di non esporre un bene pubblico d’importanza vitale alla direzione del mercato e del profitto, ma vogliono re imporre alla politica, o meglio a chi si pone come gestore della cosa pubblica, la necessità primaria di una conduzione funzionale e efficiente. La soluzione di demandare al privato l’incapacità della gestione di servizi pubblici come l’approvvigionamento e la distribuzione dell’acqua, dimostra di fatto la necessità urgente di rivedere il modo di fare politica nel nostro paese.
Esperienze di altre nazioni, sicuramente liberiste ma forse più attenti alle esigenze dei cittadini che non al profitto, ci dimostrano che la gestione pubblica dell’acqua è possibile e attuabile; vedi Parigi ma non solo.
La legge uguale per tutti non ammette distinzioni ne discriminazioni, il rispetto delle leggi da parte di ogni cittadino è l’elemento fondamentale della società civile, per la sua forza, per la sua credibilità e di conseguenza per il suo sviluppo.
La rilevanza politica generale dei referendum è insita nei quesiti che vengono posti, in cui il cittadino, direttamente, potrà approvare o non approvare la politica economica e sociale di questo governo.
L’importanza della consultazione è dimostrata da come si cerchi in ogni modo di non far pensare e non ricordare questo avvenimento; la risposta e il consiglio che viene dato, in modo ormai palese, dagli organi di stampa pro governativi, è quello di non andare a votare per i referendum del 12 e 13 giugno
Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche presenti nel comune di Cortona, in particolar modo al nostro Sindaco, quale massimo rappresentante delle istituzioni democratiche locali e espressione delle forze di maggioranza di cui siamo e ci sentiamo parte integrante, chiedendogli di richiamare l’importanza della partecipazione democratica alla consultazione referendaria.
Chiediamo che in questo momento si debbano levare voci significative che esprimano l’interesse degli argomenti e manifestino la loro posizione in merito ai quesiti posti