Come già affermato in varie occasioni per Rifondazione Comunista questo ultimo bilancio di previsione di questa legislatura va valutato tenendo presente il bilancio complessivo degli ultimi anni di amministrazione. Rifondazione ha sempre coerentemente e correttamente difeso il programma elettorale con cui questa maggioranza si era presentata vincente alle elezioni chiedendo che, seppur nelle condizioni economiche molto mutate, di portare avanti questioni di notevole rilevanza politica, alcune delle quali urgentemente necessarie per migliorare quelle lacune che esistono nel nostro territorio ed amministrare correttamente, da sinistra, il Comune di Cortona.
Invano abbiamo insistito nel segnalare situazioni di carenze e disagi che affliggono la nostra comunità. Tra le più importanti la situazione del nostro Comune in tema di RIFIUTI con tutte quelle ripercussioni che alla fine pagano i cittadini, soprattutto quelli più sensibili e corretti. Un danno economico enorme per le casse comunali e le tasche dei cortonesi, un danno ambientale incalcolabile per il nostro ambiente che è, senza dubbio, la prima risorsa che ci garantisce ancora ricchezza materiale e culturale per i nostri cittadini. Sono estremamente gravi le responsabilità del Comune, del partito di maggioranza relativa -il PD- e dell’assessorato all’ambiente su questa vicenda. Ogni giustificazione è e rimane un arrampicarsi sugli specchi volto a conservare lo status quo facendo poi pagare il conto ai cittadini molto spesso disinformati su questo tema. C’è da dire a riprova di quanto affermato che non si è nemmeno presa in considerazione l’idea di fare delle iniziative di informazione, che sono a costo zero e che prevedano il puro e semplice impegno di un amministratore nel dare semplici informazioni al cittadino. Informazioni che siano anche corrette, oneste e non manipolate.
Ma anche su altre grandi questioni permangono delle assolute mancanze. Pensiamo al piano ENERGETICO COMUNALE, mai redatto e meno che mai intenzionati a farlo. Si è lasciato campo libero ad impianti a biomasse, enormi estensioni di campi adibiti a fotovoltaico, senza mai cercare di regolamentare o porre quei paletti che la Politica deve porre per non essere altrimenti succube di interessi privati, speculazioni, comunque nocive all’interesse pubblico.
La vicenda dell’impianto di STOCCAGGIO previsto alla Fratta , la mobilitazione che si è creata intorno al tema, il nostro impegno non strumentale né preconcetto a sviscerare la questione sotto i vari rilievi (ambientale, economico ecc.) e confermato dai pareri regionali e provinciali è un esempio secondo noi, di come può e deve agire la politica nell’interesse esclusivo dei cittadini e del patrimonio che è chiamato a gestire e tutelare.
Perchè anche questo è CULTURA: a Cortona cultura e turismo sono fortemente intrecciati, per l’evidente ricaduta che l’una ha sull’altra. Non possiamo pensare che cultura siano esclusivamente “i grandi eventi” (nonostante il giudizio complessivamente positivo sulla recente esperienza avviata con il Mix Festival) o l’eccellente valorizzazione del Parco Archeologico e del Maec (dei quali siamo tutti giustamente orgogliosi) perché cultura è anche un maggior “controllo” della città e del suon territorio attraverso un piano del commercio (che faceva parte del programma elettorale) che argini lo svuotamento del centro storico
Rimane come sempre un capitolo positivo quello del sociale.
Forse però la cosa in assoluto più grave è la mancanza di rispetto per il nostro stesso partito: il PRC si trova di fronte per l’ennesima volta ad un provvedimento così importante senza aver avuto voce in capitolo, per la mancanza di una reale condivisione delle scelte da operare. Il modo con cui il PD sta cercando di monopolizzare ogni scelta è incompatibile con la volontà di allargare la democrazia, avvicinare i cittadini alle istituzioni e realizzare una reale trasparenza nelle decisioni di pubblico interesse. Alla luce di una tale gestione della cosa pubblica a Cortona ogni affermazione di una supposta volontà di andare nella direzione di una amministrazione trasparente e condivisa rimane fine a sé stessa, vuota, senza l’effettiva volontà politica di realizzazione.
Per tutte queste ragioni rimangono fortissime le nostre criticità ed il VOTO FAVOREVOLE espresso a questo bilancio di previsione 2013 per il PRC è esclusivamente un voto di rispetto del mandato conferitoci dai nostri elettori, una volontà di non sottrarsi alle nostre responsabilità e non consentire a nessuno strumentalizzazioni sul nostro operato che, da qui fino a conclusione della legislatura, ci vedrà sempre impegnati a proseguire il lavoro propositivo già avviato nonché a sostenere, modificare o respingere ogni singola proposta volta per volta sottoposta al nostro giudizio.
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