Il Consigliere Comunale di Futuro per Cortona Roberto Pulicani ci invia il testo integrale del suo intervento nel corso dell’ultimo Consiglio di lunedì scorso, sul tema del Bilancio di Previsione 2011. Pubblichiamo di seguito il testo.
Signor Sindaco il mio intervento prende spunto da quanto indicato nella relazione allegata al bilancio del corrente anno, ove si evidenzia che “l’impostazione del bilancio 2011 risente in modo rilevante delle pesanti riduzioni di entrate e dei vincoli di spesa corrente contenute nella c.d. manovra estiva del 2010.
Infatti si registrano tagli certi sui trasferimenti correnti per circa € 700.000 ed obblighi di riduzione di spese in numerosi comparti in termini percentuali molto alti.
Inoltre si afferma che nonostante le grosse difficoltà economiche intervenute, è vostra “indiscutibile” volontà politica di salvaguardare il più possibile il livello dei servizi offerti.
Voglio inoltre ricordare che le considerazioni sopraesposte fanno rinvio ad una auspicata evoluzione in senso positivo, qualora fossero attivabili nuove e importanti “alienazioni e/o contributi in conto capitale.
Tra le novità preannunciate, trova il mio favorevole consenso, l’aumento tariffario, seppur minimo, relativo ai servizi a domanda individuale sia la scelta di non applicare nei confronti dei turisti la c.d. imposta di soggiorno, che l’addizionale comunale sulle bollette elettriche.
Tornando sull’argomento dell’aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale, ferma restando la sua indiscutibile valenza sociale, ancora una volta devo evidenziare che tali servizi fanno registrare anche nel bilancio del corrente anno una differenza in negativo tra entrate e uscite per circa € 800.000 e pertanto tale elevato gap dovrà essere necessariamente ripianato con altre risorse, così facendo vengono ridotte o sottratte disponibilità finanziarie destinabili ad altri servizi di pari importanza. Visto che tale situazione si è purtroppo consolidata nel tempo come una costante negativa certezza nel bilancio, occorrerebbe ridurre l’enorme divario che si registra tra le entrate e le uscite, mediante un apprezzabile aumento delle tariffe e soprattutto di differenziarle per scaglioni di reddito, come ultimamente si regolano numerosi altri comuni. Inoltre, alla luce delle risultanze emerse dalle mie ultime interrogazioni, sarebbe necessario da parte dell’Amministrazione attenzionare maggiormente la vasta platea di persone che si sottraggono dal pagamento dei corrispettivi dovuti e non certamente per problemi di reddito…………tale fenomeno negli ultimi anni, ha prodotto “mancati introiti” nelle casse del comune, per consistenti importi………… tale criticabile comportamento sarebbe giustificato solo in presenza di casi veramente eccezionali,……………invece rapportando il numero di quelli che pagano e coloro i quali si sottraggono dal pagamento, possiamo notare che il comportamento omissivo ha assunto proporzioni non più accettabili.
In questi casi l’Amministrazione deve essere più attenta e più incisiva, atteso che oltre al danno economico derivante dall’inadempienza, si deve far carico anche della procedura relativa al recupero delle somme dovute, con un notevole aggravio e dispendio in termini di risorse umane ed economiche.
Signor Sindaco sono consapevole delle difficoltà che Lei e i suoi collaboratori avete incontrato durante la stesura del bilancio per distribuire le risorse finanziarie del c.a. nei numerosi settori di intervento………. Difficoltà non imputabili esclusivamente ai tagli apportati dalla Legge Finanziaria, ma anche dalle scelte operate da questa amministrazione. Però Lei sa Sig. Sindaco, quale persona intelligente e competente, che la P.A. nonostante le difficoltà economiche che incontra rimane sempre l’unica istituzione di rappresentanza degli interessi locali nonché unica interprete dei bisogni di tutti i cittadini e pertanto in questi frangenti occorre effettuare delle scelte, anche impopolari, che portino a valutare l’opportunità se sia il caso di impegnare nel corso del corrente anno risorse finanziarie in alcuni settori invece che destinarle in altri di più marcato impatto sociale e soprattutto valutare a quale tipo di risorsa attingere per realizzare gli obiettivi prefissati. Tale valutazione di opportunità consentirebbe di utilizzare le risorse disponibili al meglio e assicurare così la soddisfazione di tutti i cittadini.
In questo momento storico tutte le PP.AA. stanno vivendo situazioni di disagio a seguito dei tagli effettuati dall’Amministrazione Centrale riverberando effetti negativi sulle aspettative dei cittadini; per questo Signor Sindaco vista la situazione economica del nostro comune, occorre necessariamente operare dei tagli alla spesa …….. certamente non in maniera indiscriminata …… occorre selezionare e colpire in maniera oculata i singoli centri di costo valutando caso per caso quali siano effettivamente i costi da sostenere per il soddisfacimento dei bisogni della collettività. Pertanto alla luce delle già rappresentate difficoltà economiche che toccano anche la nostra Amministrazione mi sia consentito di suggerire a Lei Signor Sindaco di valutare quantomeno sull’opportunità di destinare risorse per la realizzazione di opere strettamente necessarie e magari rinviare alcune opere, seppur meritevoli, a tempi migliori, in modo da non gravare ulteriormente la cassa comunale ad esempio ricorrendo all’Istituto del Credito.
Il decorso anno, in occasione dell’approvazione del bilancio, portai alla Sua attenzione l’affermazione che le PREVISIONI erano frutto di ATTENTE VALUTAZIONI e che gli obiettivi prefissati avrebbero soddisfatto il più possibile le aspettative generali della collettività e che sarebbero stati erogati servizi all’intera comunità tenendo sempre presente il principio della solidarietà e dell’equità, affermando altresì che veniva presentato un bilancio equilibrato capace di rispondere alle esigenze dei cittadini.
In quella circostanza feci notare che il bilancio contemplava tagli di risorse in settori molto importanti per il loro peso e profilo sociale e avrebbe prodotto riflessi negativi sia sul tessuto sociale che economico locale, e con un modestissimo suggerimento invitavo l’Amministrazione a rivedere i criteri di destinazione e assegnazione delle risorse.
Dalle risultanze cristallizzate nel bilancio del 2010, devo evidenziare che alcune delle previsioni indicate non si sono concretizzate e non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti …….
A titolo di esempio cito quelle più significative: ……….. gli investimenti relativi al piano triennale dei lavori pubblici.
Nella relazione di previsione del 2010 nel comparto LAVORI PUBBLICI si affermava che: “tutti i lavori elencati avrebbero dato un segnale chiaro e inequivocabile della volontà dell’Amministrazione di intervenire sul territorio in modo consistente e attuare una precisa strategia di voler realizzare importanti opere pubbliche.
Infatti venivano pianificati lavori per un impegno pari a circa € 5.000.000 di cui circa € 3.000.000 da finanziare con i proventi derivanti dalle alienazioni immobiliari del Comune.
Nonostante tutti i buoni propositi annunciati dall’Amministrazione, nel decorso anno sono state realizzate opere pubbliche per soli € 900.000. Tale situazione si è concretizzata anche a causa dell’annosa vicenda collegata alla vendita del complesso immobiliare del Salcotto.
Tale alienazione avvenuta sul filo di lana nel decorso anno ha determinato l’insorgenza di due eventi:
1. la mancata realizzazione nell’esercizio di competenza degli investimenti pianificati;
2. L’impossibilità di impiegare la somma ricavata da tale alienazione.
Infatti, pur chiudendo il bilancio con un consistente avanzo di cassa, il ricavato della vendita di Salcotto è praticamente rimasto congelato, cioè non spendibile nel corrente anno.
Pertanto l’amministrazione nella delicata attività di ricerca delle fonti di finanziamento per la copertura della spesa corrente e per gli investimenti del c.a. si è vista, nonostante la virtuosità contabile del decorso anno, impossibilitata ad attingere alle cospicue risorse ottenute dalla vendita di Salcotto.
L’Esame del piano relativo alla programmazione delle opere previste per il 2011 non ci consente di esprimere un giudizio positivo nel senso che
– sono stati programmati investimenti per circa € 2.200.000 a fronte della vecchia programmazione che prevedeva investimenti per circa € 7.500.000 (comprensivi anche di ipotizzati € 3.500.000 per la realizzazione del Palazzetto dello Sport a Camucia mediante lo strumento del PROGET – FINANCING) strumento di cui difficilmente si potranno avvalere le aziende locali, atteso l’elevato importo e il rischio di impresa collegato al perdurare della crisi economica che interessa più o meno tutte le aziende locali.
Una speranza si potrebbe nutrire se tale progetto venisse preso in considerazione da qualche grande impresa operante nella regione, chiaramente incoraggiata dall’Amministrazione alla realizzazione di tale opera.
Analizzando la scheda relativa al comparto lavori pubblici del c.a. possiamo notare che sono previsti impegni per circa € 2.200.000, nel 2012 per circa € 1.700.000 mentre la parte più cospicua viene riservata all’anno 2013 con circa € 4.200.000 con la previsione di effettuare consistenti e numerosi lavori che interesseranno per la quasi totalità le varie frazioni del comune, le quali sinora sono state completamente o quasi ignorate in termini di investimenti.
Forse sarà una mia impressione ma la programmazione di futuri lavori che interesseranno in larga parte le frazioni, fanno maturare, la convinzione che l’Amministrazione essendo alla fine del mandato voglia dare un segnale chiaro è tangibile a tutti gli elettori residenti nelle frazioni.
Le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione delle pianificate opere pubbliche saranno così reperite:
anno 2011, a fronte di €. 2.200.000 avremo (cito quelle più significative):
– €. 1.100.000 contrazione mutuo;
– €. 869.000 contributi regionali;
– €. 150.000 alienazione beni immobili;
– €. 120.000 stanziamento di bilancio.
Anno 2012, a fronte di €. 1.700.000 avremo:
– €. 1.300.000 contrazione mutuo;
– €. 400.000 apporto da privati.
Anno 2013, a fronte di 4.200.000 avremo:
– €. 1.000.000 contrazione mutuo;
– €. 880.000 contributi regionali;
– €. 400.000 apporto da privati;
– €. 350.000 stanziamento di bilancio;
– €. 1.400.000 alienazioni beni immobili.
L’analisi sopra esposta indica senza ombra di dubbio che le risorse finanziarie per la realizzazione di gran parte delle opere previste nel triennio verranno reperite ricorrendo all’accensione di mutui per €. 3.800.000 e per circa €. 1.700.000 di auspicati contributi e soli €. 470.000 quali stanziamento di bilancio e €. 1.600.000 dall’alienazione di beni immobili. Osservo che lo strumento finanziario dell’alienazioni immobiliari occupa sempre una posizione privilegiata nelle scelte di questa Amministrazione e anche per il corrente anno ne sono previste per circa €. 500.000.
Tornando al settore degli investimenti, non vi è dubbio che per la loro realizzazione, occorrono le necessarie disponibilità finanziarie, ma mal comprendo come mai l’Amministrazione, nonostante i tagli e l’acuita difficolta a reperire nuove risorse, si ostini a pianificare consistenti investimenti sapendo che per la loro copertura finanziaria dovrà necessariamente ricorrere all’oneroso strumento del mutuo…………… ricordo che il totale dei mutui a carico del nostro comune ammonta ad oggi a circa €. 17.000.000 e che la quota annuale per i rimborsi supera abbondantemente il milione di euro.
Ritengo opportuno evidenziare che il ricorso al credito, pur essendo una delle principali forme di copertura per le spese relative agli investimenti, produce immancabilmente effetti negativi sulla gestione dell’ente per l’intera durata del periodo di ammortamento del finanziamento e la copertura degli interessi passivi deve essere necessariamente finanziata o con la riduzione della spesa corrente o con un incremento delle entrate correnti.
Pertanto la scelta dell’amministrazione di finanziare a tutti i costi le pianificate opere pubbliche ricorrendo a tale forma di credito mi sembra contrasti molto con una ormai obbligatoria politica di risparmi e di massimizzazione delle limitate risorse a disposizione.
Un’ulteriore riflessione sorge dall’esame degli ultimi bilanci nei quali ho potuto notare la presenza costante di elevati importi relativi al recupero dell’evasione tributaria, in particolare mi riferisco all’ICI ed alla TARSU …….. dal 2008 ad oggi sono stati recuperati nel comparto ICI qualcosa come euro 1.100.000 mentre per la TARSU € 600.000. Anche per il corrente anno è stato iscritto in bilancio un recupero per l’ICI di circa € 200.000 e € 60.000 per la TARSU.
Sicuramente se da una parte colgo favorevolmente il recupero di tali somme, dall’altra, però, mi domando come sia possibile preventivare ogni anno così consistenti recuperi? Escludendo la inevitabile quota fisiologica dell’evasione, forse qualche meccanismo dell’amministrazione non funziona, nel senso che non è possibile che non si riesca a distanza di 20 anni dall’introduzione dell’ICI a debellare tale odiosa pratica. Gli strumenti per controlli capillari ed efficaci ci sono ….. forse basterebbe applicarli di più e meglio. Inoltre la presenza in bilancio di previsione di questo tipo di entrate dovrebbe rappresentare un fatto eccezionale e non consolidarsi come una posta normale e costante, non vorrei errare, ma tale imputazione in bilancio potrebbe prestare il fianco a rilievi amministrativi da parte della magistratura contabile.
Infine, analizzando il comparto relativo alla spesa corrente del bilancio del 2011, possiamo vedere come le risorse acquisite dall’amministrazione verranno impiegate nelle varie funzioni per il conseguimento degli obiettivi programmatici.
Appare evidente, a causa delle ben note ristrettezze economiche intervenute, un generale taglio, rispetto al decorso anno, a tutte le risorse relative alle singole funzioni, eccezion fatta per il sociale, considerato che nel decorso anno è stato oggetto di un notevole taglio in termini di risorse.
Sul versante della spesa relativa agli investimenti invece, possiamo osservare che importi significativi si riconfermano solo in tre funzioni:
– viabilità e trasporti;
– cultura;
– sociale.
Quest’ultimo, nella previsione, appare destinatario di una notevole disponibilità in termini economici, ……. almeno sulla carta …….. ma non vorrei sbagliare ma tali risorse saranno disponibili solo ed esclusivamente grazie all’accensione di un mutuo.
Pertanto la situazione economico finanziaria relativa alle assegnazioni alle varie funzioni di intervento mostra chiaramente quali e quante difficoltà dovranno affrontare i responsabili dei vari settori, nella gestione delle risorse nel corso dell’anno a causa delle ridotte disponibilità economiche messe a disposizione dall’amministrazione.
L’esame complessivo di questo bilancio di previsione, non consente di esprimere giudizi lusinghieri atteso che le basi non appaiono fondate su elementi certi e sicuri subordinando il raggiungimento degli obiettivi ad una auspicata evoluzione in senso positivo e qualora attivabili, ad importanti alienazioni, ad auspicati contributi mentre l’unica certezza che emerge in questo bilancio è l’accensione di mutui.
Basare un bilancio sulle speranze e sull’indebitamento sicuramente dimostra la poca consistenza dello stesso e non infonde certamente fiducia sul raggiungimento degli obiettivi.
Per concludere, signor sindaco, pur consapevole di tutte le criticità economico finanziarie in cui opererà il nostro comune nel corso del c.a., e confermando l’apprezzamento per alcune scelte fatte, non posso esprimere un giudizio positivo, ………. sui contenuti generali di questo bilancio di previsione per tutte le osservazioni e considerazioni sopra esposte, comunque, auguro a lei un sincero “in bocca al lupo” per il pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi pianificati, atteso che questo bilancio è frutto delle vostre scelte e della vostra indiscutibile volontà politica!!!!.