Corruzione e pubblica amministrazione

{rokbox title=|  ::  |}images/stories/meoni.jpg{/rokbox}Oggi più di ieri, c’è “odore” di malaffare, intrecci nella pubblica amministrazione, nonostante ci siano segnali tesi alla legalità, non c’è giorno che non si senta parlare di corruzione, a partire dalle amministrazioni locali, aziende partecipate, ecc. Il denaro “facile” attira la “mano” dell’uomo, del politico, che si presta, senza guardare troppo al bene pubblico, a interessi personali,   a carriere fulminanti, sotterrando così la dignità e la rappresentanza che si dovrebbe avere nei confronti dei cittadini.

  Purtroppo in Italia esiste un sistema consolidato di intrecci tra politica e affari, dove i lavori pubblici hanno costi esorbitanti rispetto al reale importo, dove nessuno, o meglio pochi, controllano lo stato dei lavori come si dovrebbe fare.  Credo che questo comporti a tutti noi un costo altissimo, la spesa pubblica se avesse un maggior controllo potrebbe essere ridotta drasticamente, dando così linfa vitale ad altri settori, oggi poco sponsorizzati.

Partire dal “basso” per la battaglia tesa alla Legalità è importante, fondamentale è il lavoro delle opposizioni, che debbono controllare l’operato della maggioranza, senza aver paura di indicare aspetti poco trasparenti e atti pubblici non convincenti, dando così “rigore” al sistema della pubblica amministrazione.   I settori che più si prestano alle speculazioni sono l’urbanistica e i lavori pubblici LL.PP, nei quali girano interessi altissimi, dove spesso la politica ha la colpa di prestare il proprio fianco in cambio di “favori” se non di denaro.     L’urbanistica è un settore dove spesso, non da tutte le parti, alcuni soggetti hanno contatti con i dirigenti e Assessori, Sindaci e struttura amministrativa, in modo da sapere prima quali terreni verranno resi edificabili, quali affari si possono fare, che controllo si può avere del territorio, specie quando sono in corso i piani strutturali e i regolamenti urbanistici.  Nei lavori pubblici LL.PP,  alcune aziende hanno contatti sempre stretti con gli apparati della pubblica amministrazione, aldilà delle gare, che spesso sono fatto di cronaca, vi è anche un mondo poco controllato per quanto riguarda gli affidamenti diretti di piccoli e medi lavori, che una volta sommati fanno grandi cifre, sfuggendo spesso ai controlli.  In Italia c’è bisogno di una vera svolta, di dare un segnale forte e indelebile, di  “bonificare” alcune pubbliche amministrazioni, dando un segnale importante, in modo da far capire ad alcuni che fare il pubblico ufficiale è un impegno come una gratificazione e deve essere svolto con passione e trasparenza.  In molti casi di malaffare, usciti nei giornali, si nota che Assessori ai lavori pubblici e urbanistica, hanno avuto un “improvviso” cambiamento di vita, entrati in politica spesso con i “calzoni rotti” escono con gli abiti “firmati”, con investimenti personali,  mal dimostrabili  con le retribuzioni attinenti  al ruolo svolto.  Per la verità molti si salvano dalle inchieste, una perché quando si parla di Comuni, non è sempre così, si creano “amicizie” tra chi dovrebbe indagare e le amministrazioni, l’altra perché molti amministratori sono dei “furboni”, dei veri geni del raggiro, artisti del malaffare, spesso investono magari i sotto ruoli per fare da tramite tra i soggetti esterni e la pubblica amministrazione, pagando magari lo scomodo.      Senza fare allarmismi, bisogna dire che ci sono anche amministrazioni serie, che cercano di impegnarsi sulla trasparenza,  dove i membri delle stesse hanno a cuore il bene pubblico.     Chi sbaglia deve pagare, deve essere stanato, anche perché una delle regole del pubblico ufficiale, deve essere quella di avere il rispetto per la pubblica amministrazione, quindi per tutti i cittadini, che lavorano seriamente, contribuendo alla crescita economica e sociale del proprio territorio.