Di fronte alla criticità della situazione di Castiglion Fiorentino, scaturita da una vicenda dolorosa e complessa sulla quale è bene che venga fatta fino in fondo chiarezza e si accertino le responsabilità, il PD castiglionese ha avviato in queste settimane un percorso di “ricostruzione” fondato sul dibattito e sul confronto positivo che, come Coordinamento Provinciale, valutiamo assolutamente opportuno e utile.
E’ ovvio che il tema del dissesto finanziario, con la sua complessità e tutte le sue implicazioni, rappresenta un condizionamento all’azione politica di chi si troverà ad amministrare nei prossimi mesi e anni, ma allo stesso tempo la difficile situazione attuale e il vicino appuntamento con le elezioni amministrative sono una fondamentale occasione per iniziare una fase totalmente nuova.
Tutto questo in una realtà che negli anni si è distinta per un buon livello di qualità della vita, per servizi moderni, per una valida offerta turistica e per una spiccata vitalità sociale e culturale; uno standard che per quanto possibile va recuperato e mantenuto.
E’ evidente che nella comunità castiglionese le basi e le risorse umane per una ripartenza non mancano e su queste il PD, con un necessario bagno di umiltà e senza perdere di vista le difficoltà presenti, è chiamato a lavorare.
La prima fase del nuovo percorso politico del PD castiglionese è culminata nell’assemblea in cui è stato eletto il nuovo segretario comunale. Pur non essendo arrivati ad una soluzione unitaria sulle candidature, che certo sarebbe stata per quanto ci riguarda auspicabile, l’appuntamento si è rivelato un momento utile e chiarificatore. Il confronto fra i due candidati, entrambe figure valide, competenti e di rinnovamento, è stato trasparente com’è costume del nostro partito. Alla fine è stato eletto Antonio Aurilio, un segretario comunale giovane che esprime al meglio il “DNA” positivo del Partito Democratico e ha tutte le caratteristiche e le qualità necessarie per incarnare al meglio la volontà di costruire un nuovo corso.
Su questa importante base è ora il momento di impegnarsi da subito, con estrema sollecitudine, per lavorare in modo compatto e aperto in direzione del futuro.
Pur nell’assoluto rispetto dell’autonomia del PD castiglionese crediamo che nella nuova fase si debba tenere conto delle vicende locali, ma senza prescindere da quelle che sono le evoluzioni della politica nazionale e dell’esperienza maturata anche su scala provinciale nelle ultime tornate amministrative. Il PD crediamo debba cercare il proprio riscatto, giocando il ruolo del catalizzatore, caratterizzandosi per una proposta politica nuova, aperta e coerente, disponibile al dialogo con altre forze politiche e sociali e cittadini in direzione del rilancio e dell’ascolto dei bisogni e delle emergenze della collettività castiglionese.
Abbiamo verificato anche in occasione delle amministrative del 2011 che dove si è lavorato con convinzione e senza schemi preconcetti su operazioni aperte, di grande rinnovamento e qualità, con quelle che noi chiamiamo “liste di comunità”, i risultati positivi sono arrivati. Certo la sfida di Castiglion Fiorentino è ancora più difficile, ma siamo convinti che il PD possa costruire intorno ai valori propri del riformismo e della tradizione democratica italiana una proposta capace di racchiudere il meglio della realtà umana, sociale ed economica castiglionese, trovando una collocazione costruttiva a quanto di positivo c’è nel territorio
COORDINAMENTO PROVINCIALE PD
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Oddiobonino..."un segretario comunale giovane che esprime al meglio il DNA positivo del Partito Democratico e ha tutte le caratteristiche e le qualità necessarie per incarnare al meglio la volontà di costruire un nuovo corso...".
Io penso che l'unica parola azzeccata sia...giovane! Infatti:
1) Egli rappresenta - in tutto e per tutto - la continuità assoluta con i politici del passato;
2) Egli è dipendente dell'ex zuccherificio SADAM e figlio di dipendente SADAM. Perciò, con tutta la buona fede e l'onestà intellettuale che sicuramente avrà...se fosse chiamato a prendere una qualche decisione sulla centrale a biomasse, potrà essere totalmente imparziale? (equivale - all'incirca - alla vicenda della Sindaca di Civitella, dipendente CHIMET. Nessuno dubita del fatto che agisca in assoluta autonomia...ma potrà essere - anch'ella - totalmente imparziale, qualora dovesse deliberare un atto che abbia incidenza - in una qualche misura - sullo stabilimento di che trattasi?